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Negli Usa vola Hamilton, parte l'attacco al mondiale

ROMA. Dice di non pensare al primo matchpoint mondiale della stagione. Ma ad Austin, nel primo dei tre giorni che inaugura il week end del Gp Usa, Lewis Hamilton ribadisce subito le gerarchie in pista: il britannico è stato il più veloce nella doppia seduta di prove libere, lasciando tutti dietro alla sua Mercedes.

Compresa la Ferrari di Sebastian Vettel, che ha provato a non perdere terreno con il secondo tempo nella prima tornata a poco meno di sei decimi di ritardo, il terzo nella seconda sessione, lontano però oltre mezzo secondo dal leader mondiale e con qualche noia alla monoposto. Il miglior tempo assoluto è stato l'1'34"668 messo a segno da Hamilton con le ultrasoft. Il britannico, nella seconda tornata, ha preceduto la Red Bull di Max Verstappen, che ha festeggiato con un giro super il rinnovato matrimonio con la Red Bull: il giovane pilota ha infatti prolungato il contratto di tre anni (fino al 2020).

Il venerdì non ha comunque visto brillare la Ferrari: Vettel è stato fermo a lungo ai box per un problema nella parte anteriore della monoposto, potendo concludere pochi giri. Ma il tedesco, che deve mettere in campo il top per poter sperare di rimettersi in corsa per il titolo iridato, non sembra comunque rassegnato.

"E' stato un pomeriggio un po' più confuso - ha detto al termine delle prove - ma la macchina è veloce. Non dobbiamo preoccuparci, ho commesso io un errore prendendo un rischio eccessivo. Ho sentito qualcosa che non andava e sono rientrato ai box dove abbiamo fatto doppie e triple verifiche. La Mercedes ha avuto una giornata migliore, io non ho potuto fare tanti giri, ma ripeto la macchina è veloce, dobbiamo solo mettere in ordine tutto. La direzione è quella giusta: peccato non aver fatto giri sufficienti per avere la percezione di tutto".

Più indietro la Ferrari di Kimi Raikkonen, solo sesto: "Non credo che abbiamo faticato ma si può fare meglio, domani si capiranno bene le cose" le parole del finlandese. La Ferrari dovrà guardarsi dalla Red Bull di Verstappen, che intanto si gode la giornata in pista e fuori: "La Red Bull ha sempre creduto in me e mi ha dato fiducia quando ancora ero giovanissimo - le parole del pilota - dandomi la chance di debuttare in Formula 1 a soli 17 anni, è stato l'inizio di un sogno".

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