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Vino: sono 160 i nuovi ambasciatori per il Prosecco

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Con una visita al territorio di produzione del Prosecco si conclude oggi il meeting internazionale sulle Indicazioni Geografiche (questa la definizione fuori dall'Ue dei sistemi di tutela Dop e Igp) organizzato da Origin e Consorzio Prosecco Doc.

L'evento ha portato a Treviso esperti da tutto il mondo per confrontarsi su temi cruciali per le Denominazioni, in particolare la lotta alla contraffazione, la tutela su internet e la sostenibilità ambientale, sociale, economica delle produzioni. Sul piatto, IG come Prosecco Doc, Birra Bavarese, Tequila, Pisco, Formaggi Comté, Whisky, caffè Colombiano ma anche IG extra food, come l'Olio d'Argan usato nella cosmesi e pelletteria.

"E' una grande l'occasione per accreditare la nostra denominazione a livello internazionale - precisa Luca Giavi - direttore del Consorzio Prosecco Doc - a Treviso in questi giorni sono arrivati 160 delegati di 50 paesi, in rappresentanza delle più prestigiose Denominazioni del mondo, e averle in casa è la testimonianza del ruolo che oggi riveste la Doc Prosecco nel mondo".

"Siamo molto orgogliosi d'ospitare un evento internazionale che approda per la prima volta in Italia - afferma il Presidente del Consorzio Prosecco Doc Stefano Zanette - Le Indicazioni Geografiche sono infatti uno strumento straordinario per aggiungere valore alle aree di produzione. Stiamo anche apprezzando che oriGin concentri i suoi sforzi non solo sulla tutela internazionale ma anche sulla sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia.

Il termine Prosecco - conclude Stefano Zanette - non indica una bollicina qualsiasi, ma corrisponde a un territorio d'origine ben preciso. Spero che questa tre giorni internazionale sia stata utile a chiarire il concetto. Origin affronta la tutela delle Denominazioni, intesa soprattutto quale lotta alla contraffazione, ma qui si è lavorato molto anche sulla tutela del territorio, che si traduce in sostenibilità ambientale e paesaggistica".

"Temi che ci stanno molto a cuore e ci vedono protagonisti: per primi abbiamo inserito nel disciplinare di produzione indicazioni ben precise nella riduzione dei fitofarmaci e del glifosato, e abbiamo aggiunto l'introduzione della siepe nelle vigne, con l'obiettivo di lasciare a chi verrà dopo di noi un paesaggio migliorato anche sul fronte della bellezza". (ANSA).

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