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Alitalia, si fanno avanti in 7, anche Lufthansa-EasyJet

ROMA. Luftansa ed EasyJet vogliono Alitalia, ma non tutta intera. Allo scadere dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti, le due compagnie, che sono già impegnate nel salvataggio di un’altra ex della galassia Etihad, Air Berlin, hanno confermato di aver presentato un’offerta. Ma ad essersi fatti avanti sono complessivamente in sette: tanti sono infatti i plichi arrivati nello studio del notaio, anche se ora i commissari dovranno valutare se il contenuto delle buste può essere considerato valido in base ai requisiti del bando.

«Sono 7 i plichi recapitati oggi presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma. I commissari straordinari di Alitalia procederanno ora alla valutazione dei plichi stessi», recita uno scarno comunicato arrivato in serata dalla compagnia. In attesa di capire chi andrà avanti nella procedura di vendita e per quale lotto della compagnia (il bando prevede la vendita intera oppure, separatamente del lotto aviation e dell’handling), due compagnie hanno ufficializzato nel pomeriggio le loro proposte: Lufthansa ed EasyJet, entrambe interessate solo ad alcuni asset.

Lufthansa, facendo fede alle affermazioni degli ultimi giorni, ha presentato un’offerta esprimendo l’interesse per la creazione di una «Nuova Alitalia": il colosso tedesco, che nei giorni scorsi ha chiuso anche l’accordo per rilevare la maggior parte degli asset di un’altra ex compagnia della galassia Etihad, Air Berlin, ha scelto di non presentare un’offerta per l'intera compagnia aerea, ma ha dichiarato interesse solo per il network globale e per il business dei voli point-to-point in Europa e in Italia. Nessun dettaglio sull'operazione che, però, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, prevedrebbe un’offerta da 500 milioni e il dimezzamento del personale, attualmente di circa 12.000 unità. Un’offerta vincolante è arrivata anche da EasyJet, anch’essa già alle prese con Air Berlin: la low cost inglese punta ad «alcuni asset di un’Alitalia ristrutturata», in linea con la propria attuale strategia per l’Italia.

Ora si apre un lungo periodo di trattative con gli offerenti: il Governo ha infatti prorogato al 30 aprile (dal 5 novembre) il termine per completare la fase di negoziazione e miglioramento delle offerte, concedendo altri 300 milioni alla compagnia. Che portano a quasi un miliardo (900 milioni) i soldi pubblici da restituire entro il 30 settembre 2018. Scelta che non piace al M5S, che chiede al Governo di chiarire sulla necessità di stanziare altri fondi. E solleva preoccupazione anche l’offerta di Lufthansa, con l’Ugl che parla di proposta «inadeguata» e la politica che avverte il Governo di bocciare la proposta se i tedeschi sono interessati solo a slot e aerei.
Intanto in settimana al Ministero del lavoro inizia l’esame della procedura di cigs aperta dai commissari straordinari. I sindacati sono infatti stati convocati per mercoledì 18: sul tavolo c'è la proroga di ulteriori sei mesi della cassa, per una platea di 1.230 dipendenti di terra e 570 di volo.

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