Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pasta La Molisana cambia "abito" e ricetta

ROMA- Anche un settore della old economy come quello della pasta e delle semole può svelare investimenti in innovazione e ricerca applicata. Non a caso il pastificio La Molisana si è presentato sotto il claim "Taste the future" alla fiera Anuga di Colonia e a Roma in occasione dell'apertura del temporary store alla Stazione Termini. Sta arrivando sugli scaffali una confezione rinnovata a sottolineare la nuova ricetta e la filiera integrata, dal chicco di grano al prodotto a tavola. Si parte dalla selezione dei grani, che porta il valore proteico da 14% a 14,5%, incrementando uno dei principali parametri con cui si misura la qualità della pasta e la sua tenacia in cottura (superiore alla media del mercato, pari al 12%). L'altro ingrediente principe, l'acqua, è certificata da un bollino di qualità: L'Acqua del Parco del Matese, utilizzata per impastare le semole, è infatti riconosciuta per le sue caratteristiche oligominerali e la sua leggerezza; è povera di sodio e nitrati, indicata anche per l'alimentazione dei bambini."Evidenziamo poi nel pack la decorticazione a pietra - hanno detto i fratelli Giuseppe e Rossella Ferro, famiglia di mugnai da quattro generazioni - una moderna tecnologia che utilizza un metodo antico, che permette di purificare ogni singolo chicco di grano con precisione e delicatezza, rispettandone le qualità originali. La trafilatura al bronzo di tutte le referenze garantisce una pasta ruvida e cattura-sughi.

E lavorare a 730 metri di altitudine, a Campobasso, consente di conservare integro il grano, assicurando una pasta essiccata in purezza". "Stiamo poi scalando il mercato della pasta integrale - sottolinea il presidente e ad del pastificio Giuseppe Ferro - lasciando ben 6,5% di fibra per cercare di proporre una pasta salutista, ma non legnosa. Anche con la semola per la pizza, studiata ad hoc per prodotti lievitati, garantiamo non solo più digeribilità ma anche più fibre e betacarotene e soprattutto una 'Margherita" più fragrante e a indice glicemico più basso.

Stiamo rivoluzionando infine anche il regime alimentare dei celiaci: grazie a un mix di riso, mais e quinoa arriva a tavola una pasta senza glutine e nessuno si accorge di mangiare gluten free".(ANSA).

Caricamento commenti

Commenta la notizia