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Confronto tra i candidati alla Regione, assenti Musumeci e Cancelleri - Video

PALERMO. Cancelleri e Musumeci, i due assenti al confronto programmatico con i candidati alla presidenza della Regione, che si è svolto oggi alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo, in via Maqueda.

A organizzarlo è stato il centro studi Pio La Torre. Presenti soltanto i candidati Fabrizio Micari, Claudio Fava e Roberto La Rosa, che non hanno di certo perdonato l'assenza dei due "nemici" alla corsa per Palazzo d'Orleans.

«Musumeci e Cancelleri anche oggi continuano a dimostrare di non avere nulla da dire. È una mancanza di rispetto per le persone. Non mi sarei lontanamente immaginato che sfuggissero al confronto» afferma Fabrizio Micari.

Il candidato del Movimento Cinquestelle Giancarlo Cancelleri,  però ha inviato agli organizzatori una lettera nella quale indica le ragioni dell’assenza, si scusa con loro e li ringrazia per l’invito. La missiva contiene anche alcuni punti del programma elaborato dai Cinquestelle per la Sicilia e le azioni da mettere in campo per contrastare la povertà - anche col reddito di cittadinanza - e favorire lo sviluppo e l’occupazione in particolare giovanile nell’Isola.

«Cancelleri scappa non ha il coraggio di venire a misurarsi col sottoscritto o altri in un confronto in cui si possono proporre le proprie idee, naturalmente in contraddittorio e non parlando di fronte a uno specchio che proietta l’immagine di un pizzetto. Ha annullato due incontri. Probabilmente non ha nulla da dire o non le cose che ha da dire con sono all’altezza di un confronto» dice il candidato Claudio Fava.

«Quando non ti misuri, a tavolino - ha detto Fava, riferendosi al programma - puoi scrivere cose meravigliose, così siamo tutti ammiragli. Quando c'è confronto in cui devi ragionare con altri candidati, Cancelleri ha bisogno di un suggeritore -  aggiunge Fava - Lui e Musumeci sembrano due pizzetti latitanti. È una cosa sgradevole, non la considero un’offesa a me ma ai loro elettori, ai quali parlano soltanto in condizioni protette, tra amici, a porte chiuse e che nessun altro abbia una domanda insolente da fare».

immagini di Marco Gullà.

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