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Carige apre il palazzo e racconta Genova a fine Ottocento

GENOVA - Un misterioso album fotografico, "Genes et ses environs", probabilmente commissionato da un facoltoso viaggiatore mediorientale, diventa l'occasione per raccontare Genova alla fine del secolo XIX. Banca Carige anche quest'anno apre le porte della sua sede centrale a Genova, in via Cassa di risparmio, per la XVI edizione di "Invito a Palazzo", la manifestazione organizzata dall'Associazione bancaria italiana per rendere fruibile a tutti per un giorno all'anno, il 7 ottobre, il patrimonio artistico delle banche italiane. E oltre a esporre le sue preziose raccolte di quadri e monete, l'istituto propone la mostra "Ritorno a Genova. Ritratti della città dagli archivi dei fratelli Alinari" che documenta la città com'era, prendendo le mosse proprio dall'album datato ottobre 1891-1307, dove 1307 indica l'anno nel calendario Rumi, utilizzato all'epoca dell'impero ottomano.
I visitatori possono ammirare arredi, ceramiche e quadri del Cinquecento e del Seicento, dal Veronese allo Strozzi, da Van Dyck a Magnasco, Assereto, Procaccini e Fiasella o dipinti di età moderna e contemporanea da Barabino a Scanavino, Angelo Costa e Borella. O ancora, esaminare la collezione numismatica con 300 pezzi che documentano la storia della Repubblica di Genova a partire dal 1138, quando ottenne il diritto di conio.
La novità di quest'anno è la mostra fotografica, con scatti inediti e due panoramiche della città tratti dall'album (90 fotografie, molte delle quali di Alfred Noack), conservato nelle raccolte museali dei Fratelli Alinari e proposto al pubblico per la prima volta. Uno spaccato di Genova in una fase di grande trasformazione, in cui si preparava a diventare una delle capitali dell'Italia industriale. "In questa mostra più che presentare foto inedite abbiamo deciso di presentare un insieme - spiega Rita Scartoni, responsabile progetti speciali della Fratelli Alinari - e le singole foto esprimono punti di vista diversi dai quali si può rintracciare una storia della trasformazione urbanistica della città". Molte le curiosità: nella foto del cantiere per la costruzione dei bacini di carenaggio si vede il natante speciale costituito da due scafi affiancati sormontati da una piattaforma, utilizzato per depositare in mare i blocchi di calcestruzzo e una piccola centrale a vapore. Sullo sfondo corso Quadrio ombreggiato dagli alberi, come oggi non è più. Ancora, gli scatti documentano la nascita del porto moderno, la stazione ferroviaria di Principe, via Assarotti quando piazza Corvetto non era ancora completamente disegnata.
Banca Carige apre per un giorno anche le porte della sede di Savona, in corso Italia, con la mostra "Un territorio e la sua storia: Savona e le Langhe nella poetica di Eso Peluzzi" in cui verranno esposte diverse opere del pittore, cittadino savonese onorario. "Il territorio è il protagonista indiscusso di questa rassegna" sottolinea la curatrice Silvia Bottaro. Ma il 7 ottobre è anche l'occasione per tutti i visitatori di ammirare la collezione artistica custodita nella sede savonese di Carige che comprende opere di Aldo Mondino, Lucio Fontana, Enrico Baj, Emilio Scanavino, Renata Cuneo, Emanuele Rambaldi, Mario Berrino, Michele Cascella e molti altri.

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