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Strappo di Armao, si rompe il ticket con Musumeci

PALERMO. Tensioni e fibrillazioni nei partiti del centrodestra e del centrosinistra mentre scocca l'ora della presentazione delle liste provinciali e dei listini regionali per il voto in Sicilia del 5 novembre, i cui termini si apriranno questa mattina e scadranno domani pomeriggio. Il nodo della coalizione che sostiene Nello Musumeci è il listino: i sei nomi che saranno eletti di diritto in caso di vittoria del candidato alla presidenza della Regione.

Nell'elenco non ci sarebbe posto per Gaetano Armao, l'uomo che Berlusconi voleva come candidato governatore e che alla fine aveva accettato il ticket, con il ruolo di vice-Musumeci e l'impegno ad avere assegnata la delega all'Economia. Musumeci avrebbe deciso di inserire Gianfranco Miccichè, commissario di Fi in Sicilia, per dare maggiore peso elettorale al listino e avere così più garanzie rispetto alla presenza di Armao, che non è sostenuto da una propria lista in quanto il suo movimento, 'Sicilianindignati' non si presenta col proprio simbolo.
Vano sarebbe fino a questo momento il tentativo di Miccichè di convincere Musumeci, impegnato a tenere in equilibrio la presenza nel listino dei partiti che fanno parte della coalizione, ad allargare anche all'avvocato, che ha convocato per questa mattina una conferenza stampa, facendo intendere che, in caso di esclusione ufficiale dal listino, potrebbe defilarsi.

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