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Cresce ancora il mercato dell'auto in Italia, balzo di Jeep

ROMA. Segno positivo anche a settembre per il mercato italiano dell’auto. Le immatricolazioni - secondo i dati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - sono state 166.956, l’8,13% in più dello stesso mese dell’anno scorso. Una crescita più contenuta anche a causa di un giorno lavorativo in meno - spiega l’Anfia - ma è il miglior risultato in termini di volumi dal 2009. Nei primi nove mesi dell’anno sono state vendute 1.533.710 vetture, il 9% in più dell’analogo periodo del 2016, «in linea - rileva il Centro Studi Promotor - con le previsioni di un intero 2017 a quota 2.000.000».

A settembre le immatricolazioni del gruppo Fca in Italia sono state 47.020, il 5,19% in più dello stesso mese del 2016. La quota nel mercato nazionale è del 28,16% (-0,79%). Nei nove mesi le consegne sono state 444.834, con una crescita dell’8,92% con la quota pressoché stabile al 29%. Registra un balzo del 44,3% il brand Jeep che conquista una quota del 3,1% - la più alta mai ottenuta - grazie non solo alla Renegade ma anche alla Compass, ormai stabilmente tra le più vendute del suo segmento. Alfa Romeo - grazie a Giulia e Stelvio sempre tra le tre vetture più vendute dei loro segmenti - a settembre incrementa le vendite del 13,9%. Massiccia la presenza di modelli Fca nella 'top ten' delle più vendute: sono ben sei tra le quali Panda, Tipo, Ypsilon e 500 ai primi quattro posti, oltre a 500X e 500L rispettivamente sesta e settima.

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, «il fatto che il mercato dell’auto, nonostante i recuperi consistenti del 2015 e del 2016, si mantenga tonico e risponda agli stimoli provenienti dal miglioramento del quadro economico generale dimostra che vi è ancora ampio spazio per la crescita della domanda». «Il mercato continua a dare ottimi segnali di salute. E’ vicino il traguardo dei 4 anni di incrementi», sottolinea Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l'associazione delle case e1stere. Più critico Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari, che sottolinea «la forte crescita dei 'km zerò che peserà circa il 15% del totale dell’anno, ovvero oltre 330.000 vetture», mentre le vendite ai privati sono in calo del 4%.

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