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Smog, in Italia l'aria più inquinata fra i grandi Paesi Ue: allarme per la zona di Priolo

ROMA. L'Italia ha l'aria più inquinata fra i grandi paesi europei, col maggior numero di morti per inquinamento atmosferico. Lo rivela il rapporto "La sfida della qualità dell'aria nelle città italiane" presentato oggi al Senato a Roma dalla Fondazione sviluppo sostenibile, 'think tank' presieduto dall'ex ministro Edo Ronchi.

L'Italia, si legge nel rapporto, ha circa 91.000 morti premature all'anno per inquinamento atmosferico, contro le 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna. Il nostro paese ha una media di 1.500 morti premature all'anno per inquinamento per milione di abitanti, contro una media europea di 1.000.

La Germania è a 1.100, Francia e Regno Unito a circa 800, la Spagna a 600. Dei 91.000 morti in Italia, 66.630 sono per le polveri sottili PM2,5, 21.040 per il disossido di azoto (NO2), 3.380 per l'ozono (O3). Per le polveri sottili PM2,5 si contano nel nostro paese 1.116 morti premature all'anno per milione di abitanti, contro una media europea di 860.

La zona dove il particolato fine uccide di più è l'area di Milano e hinterland, poi Napoli, Taranto, l'area industriale di Priolo in Sicilia, le zone industriali di Mantova, Modena, Ferrara, Venezia, Padova, Treviso, Monfalcone, Trieste e Roma.

La zona più inquinata in assoluto dalle PM2,5 è la Pianura Padana, soprattutto intorno a Milano e fra Venezia e Padova. Poi Napoli, Taranto, la Sicilia sudorientale, Frosinone, Benevento, Roma e la valle dell'Arno.

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