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Emergenza rifiuti, dalla Cassazione
sì alla riduzione del 40% della Tarsu
Orlando: involontario invito all'evasione

Corte di Cassazione

ROMA. Tarsu ridotta del 40% per i cittadini e le imprese che per l'emergenza rifiuti, indipendentemente dalla responsabilità o meno dell'amministrazione comunale, subiscono un disservizio "grave e protratto" nella raccolta dei rifiuti tale da aver fatto scattare l'allarme sanitario, anche quando la debacle avviene durante il commissariamento della raccolta rifiuti.

Lo ha deciso la Cassazione - con una decisione suscettibile di estendersi anche ad altre città con problemi di cassonetti debordanti e rifiuti a marcire in strada - dando ragione all'hotel 'Britannique' di Napoli al quale era stata negata la riduzione nel 2008 perché il Comune, aveva stabilito la Commissione tributaria regionale nel 2012, non aveva colpa "delle note disfunzioni".

Una sentenza sulla quale interviene anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: "La principale causa dei disservizi nella raccolta dei rifiuti è, in tutta Italia e per i Comuni di qualsiasi colorazione politica, l'evasione della tassa sui rifiuti che, di fronte al divieto imposto dalla legge di utilizzare risorse comunali per gli stessi servizi, priva le aziende di risorse economiche fondamentali. Di fronte a questo quadro che è generalizzato, anche se in Sicilia appare aggravato dalla nota confusione che regna sul piano regionale, la sentenza della Cassazione rischia di apparire un involontario invito all'evasione, innescando un pericolosissimo circolo vizioso. A causa dell'evasione i servizi vanno in crisi, a causa dei disservizi si riducono le entrate, le minori entrate aggravano ancora di più la qualità dei servizi. E' evidente che in questo quadro, a fare le spese sono e saranno sempre le amministrazioni comunali, lasciate sole e prive di strumenti per garantire i servizi essenziali ai cittadini".

Nel controricorso che riguarda la vicenda di Napoli, il legale di Palazzo San Giacomo ha obiettato che il requisito della "imprevedibilità" del disservizio era evidente dato che "l'intera materia e le connesse competenze decisionali erano in capo al commissario straordinario, articolazione della presidenza del Consiglio dei ministri, e che il Comune di Napoli certamente non avrebbe potuto prevedere che gli impianti di raccolta Rsu, di competenza del commissario straordinario, si sarebbero saturati a causa del mancato completamento del ciclo di lavorazione dei rifiuti alla termovalorizzazione".

Ad avviso della Cassazione, "la tesi non è convincente perché incentrata su un requisito, quello di 'non prevedibilità' e 'non prevenibilità' dell'evento costituito dalla protratta disfunzione, estraneo alle fattispecie che danno titolo alla riduzione della tassa". "Tanto più che - rileva il verdetto - la Tarsu viene introitata, pur in regime di commissariamento del servizio, dall'amministrazione comunale".

"Non si ritiene - scrive la Cassazione nella sentenza 22531 - che il dato obiettivo della grave e protratta disfunzione possa impedire il diritto del contribuente alla riduzione della tassa sol perché, in ipotesi, ascrivibile ad un evento esterno all'ambito di organizzazione e controllo del Comune, ed invece rientrante nel governo di un'Autorità diversa".

Quanto alla riduzione tariffaria del 40% - prevista dalla legge nei casi di prolungata e allarmante crisi dei cassonetti - essa, spiega il verdetto, "non opera quale risarcimento del danno da mancata raccolta dei rifiuti né, men che meno, quale 'sanzione' per l'amministrazione comunale inadempiente; bensì al diverso fine di ripristinare, in costanza di una situazione patologica di grave disfunzione per difformità dalla disciplina regolamentare, un tendenziale equilibrio impositivo tra l'ammontare della tassa comunque pretendibile ed i costi generali del servizio nell'area municipale, ancorché significativamente alterato".

Adesso i giudici tributari devono rivedere il loro 'no' e l'hotel 'Britannique' avrà così modo di dimostrare di essere stato 'colpito' dal caos immondizia "vista la complessità e non uniforme manifestazione del fenomeno sul territorio".

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