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Marocco, la polizia interrompe le nozze di una sposa bambina

RABAT. C'erano la torta e i fiori, gli invitati, i regali, i parenti felici. Ma le immagini postate su Facebook hanno indignato la Rete: nell'abito bianco di quella che sembrava una sposa c'era una bambina, accanto a lei un uomo di 27 anni. È accaduto a Tetouan, poco più di 400 mila abitanti, nel nord del Marocco, ai piedi della catena del Rif.

L'ondata di sdegno ha costretto la polizia a intervenire. Gli uomini in divisa hanno interrotto la cerimonia e rimandato a casa gli invitati. La madre della bambina assicura che si trattava soltanto di una festa di fidanzamento, una promessa di amore in attesa che la piccola raggiunga l'età giusta per sposarsi, i 18 anni previsti dalla Moudawana, il codice della Famiglia riscritto e aggiornato nel 2004.

Le foto e i video che hanno inondato il web in diretta, dalle 8 di sabato sera fino alle 11, quando è arrivata la polizia, parevano raccontare un matrimonio in piena regola con il salone del Palazzo dei fiori, albergone da cerimonie in pieno centro, stracolmo di invitati. La madre della ragazzina dice anche che la piccola è consenziente e che nessuno l'ha obbligata a fare nulla.

Il testo della Moudawana prevede che possano esserci "casi particolari" per cui un giudice può autorizzare il matrimonio di una minorenne. Non è detto però quali siano i casi, per cui possono aprirsi spiragli nelle interpretazioni. La storia di Tetouan si è conclusa senza arresti né denunce.

Secondo le più recenti statistiche del ministero della Giustizia, il numero di spose bambine nel 2014 ha raggiunto i 33 mila casi.

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