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Caccia Usa in volo sul confine nordcoreano, l'ira di Pyongyang: "Lancio razzo inevitabile"

NEW YORK. Donald Trump mostra i muscoli a Pyongyang, col Pentagono che invia alcuni caccia bombardieri in volo sopra i cieli vicino al confine con la Corea del Nord. L'operazione - spiega il dipartimento alla difesa Usa - "e' per dimostrare che il presidente Usa ha molte opzioni militari per sconfiggere ogni minaccia". "Quello inviato e' un chiaro messaggio" a Pyongyang, afferma il Pentagono, spiegando come una flotta di bombardieri B-1B Lancer è stata scortata da alcuni caccia F-15C, e come il sorvolo sia avvenuto sopra le acque internazionali.

Il portavoce del dipartimento alla difesa Usa ha quindi sottolineato "la serieta' con cui gli Stati Uniti prendono i comportamenti sconsiderati della Corea del Nord". Non si tratta della prima dimostrazione di forza da parte degli USa nelle ultime settimane. Mentre al confine con la Corea del Nord sono in corso esercitazioni congiunte Stati Uniti-Corea del Sud.

"Anche Trump e' in missione suicida. Se dovesse succedere qualcosa al nostro popolo le conseguenze saranno oltre ogni aspettativa", ha detto il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho intervenendo all'assemblea generale delle Nazioni Unite.

Le parole di Donald Trump all'Onu hanno reso il lancio di un missile sul territorio americano "ancora più inevitabile": e' la minaccia lanciata dal ministro degli esteri nordcoreano, che ha aggiunto, "sta tentando di trasformare le Nazioni Unite in un "covo di gangster" dove "lo spargimento di sangue e' all'ordine del giorno".

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