Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'auto elettrica del futuro si ricaricherà wireless

L'auto elettrica del futuro sara' wireless, senza cavi: si ricarichera' per induzione (come fanno gia' molti smartphone), sia durante le soste che in marcia, sfruttando batterie sempre meno pesanti e costose. La scienza delle misure aiuta a promuoverla, grazie al progetto europeo Micev (Metrology for Inductive Charging of Electric Vehicles), coordinato dall'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) e finanziato dall'associazione europea degli istituti metrologici (Euramet).
I lavori si svolgono Torino, in un convegno al quale partecipano i 13 partner del progetto provenienti da 9 Paesi europei.

L'obiettivo di Micev e' sviluppare sistemi di misura dell'energia trasferita alle auto mediante ricarica induttiva. Un'altra importante fetta del progetto fornira' linee guida per misurare l'esposizione ai campi magnetici che si creano durante i rifornimenti all'interno e vicino ai veicoli. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di due nuovi laboratori di taratura degli strumenti (cui potranno rivolgersi sia i costruttori di veicoli elettrici sia i loro fornitori) e di sistemi portatili per effettuare misurazioni sul posto.

"Grazie a un'infrastruttura collocata sotto il manto stradale, che puo' essere condivisa anche da autobus e veicoli commerciali, e' possibile 'fare il pieno' al semaforo o durante il periodo di parcheggio o persino mentre si viaggia, senza rischiare piu' di rimanere all'improvviso senza energia", spiega il coordinatore del progetto, Mauro Zucca. "La ricarica statica, in particolare - aggiunge il ricercatore dell'Inrim - si presta a incontrare il favore di utenti come i tassisti, che potrebbero approfittare delle soste forzate per ricaricare le loro vetture.

Questa tecnologia puo' essere applicata anche ai veicoli industriali, come i carrelli elevatori, permettendo cosi' di eliminare costi di stoccaggio e ripristino delle attuali batterie che oggi vanno periodicamente sostituite e, per lo piu', ricaricate altrove".

Caricamento commenti

Commenta la notizia