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Oms, Italia indietro su prevenzione ictus e attacchi cuore

Sulle politiche per limitare le malattie non trasmissibili l'Italia è un po' indietro, con molti degli obiettivi indicati dall'Oms raggiunti solo a metà. Lo afferma il 'progress monitor' per il 2017 pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
    Il documento contiene le schede su 19 indicatori, dalle politiche contro il fumo alla promozione degli stili di vita corretti, per 194 paesi. "I governi - si legge - devono aumentare gli sforzi per controllare le malattie non trasmissibili e raggiungere gli obiettivi prefissati, tra cui c'è la prevenzione della morte prematura di milioni di persone.
    Sono stati fatti passi limitati nella lotta contro queste patologie, soprattutto per quelle cardiovascolari e quelle respiratorie croniche, che sono i peggiori killer del mondo responsabili della morte di 15 milioni di persone tra 30 e 70 anni ogni anno".
    Per l'Italia il documento ha censito 573mila morti l'anno da malattie non trasmissibili, con un 9% di rischio di morte prematura. Fra i vari indicatori quello con il giudizio peggiore, 'non raggiunto', riguarda le terapie e il counseling per la prevenzione di ictus e attacchi cardiaci. 'Parzialmente raggiunti' invece gli obiettivi sul bando della pubblicità e sulle politiche 'smoke-free' per il fumo, sulla diminuzione della disponibilità, sull'aumento delle tasse e sulle restrizioni per la pubblicità per l'alcol e sulle restrizioni alla promozione dei sostituti del latte materno. Risultano completati a metà anche gli obiettivi sulle linee guida per cancro, diabete e malattie cardiovascolari. (ANSA).
   

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