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Giovani italiani per il dialogo nella coppia, ma durante le liti schiaffi per tanti

 Quando litigano, i giovani italiani preferiscono il dialogo ma insulti e schiaffi sono un'abitudine per tanti, e spesso motivo di discussione sono anche gli smartphone ed i social. Emerge dall'indagine 'Intimità e sessualità', condotta dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) in occasione della IV Settimana del Benessere Sessuale dal 25 al 29 settembre, su un campione di oltre 2mila risposte online nella fascia prevalente 20-30 anni di età.
    "Non mi dà fastidio, tanto non nascondo nulla" è la risposta che hanno dato più persone (58,9%) alla domanda "Il/La partner guarda il tuo smarthphone o la pagina social. Come reagisci?".
    Al 28% dà fastidio e lo manifesta apertamente, la minoranza (13%) è infastidita, ma preferisce tacere. Stessa cosa per la pagina social: il 51,90% dichiara di non controllare perché non interessato, il 22% dice di non farlo anche se sarebbe tentato.
    Il 15% sbircia solo se ha dubbi sulla fedeltà dell'altro e il 9% ammette di guardare per sentirsi più sicuro/a. Si tratta comunque "di sfera privata - afferma Roberta Rossi, presidente FISS - anche se non c'è nulla da nascondere viene spesso vissuta come un'invasione di campo, è in ballo la fiducia e il rispetto". Quando litigano, invece, non danno spintoni, calci, schiaffi. Ma molti si insultano. Almeno stando alle risposte, il 61% mantiene la calma. Da parte del partner, il 37,5% denuncia aggressività verbale (parolacce e offese), per il 7% ci sono gli spintoni, gli schiaffi (3,2%), le minacce (4%) e il volo di oggetti (3,5%). La frequenza di queste reazioni è a volte per il 44,11%, quasi mai (36,67%), spesso (16,37%). Per fortuna chi ha risposto sempre è solo il 2,84%. A dichiarare di preferire la strada del dialogo sono soprattutto le femmine con il 56% rispetto al 44% dei maschi. Dai risultati, sembrerebbe che la maggior parte delle coppie si dimostrino mature in caso di conflitto. Eppure sono tantissimi gli episodi di litigi cruenti.
    "Abbiamo - commenta Rossi - una società divisa anche in questo, una parte ha di certo fatto proprio il concetto di pari opportunità, un'altra parte, minoritaria ma non per questo meno importante, fatica ad accettare questo cambiamento e lo vive con paura, come minaccioso, e da questo spesso scaturiscono comportamenti estremi".
    (ANSA).
   

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