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Dalla Corte dei Conti nazionale ok al bilancio, Crocetta: abbiamo salvato le casse della Sicilia

PALERMO. Secondo la Corte dei Conti nazionale il bilancio della Regione non deve essere bocciato. Come si legge in un articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, i magistrati contabili romani delle sezioni riunite in sede giurisdizionale «in speciale composizione» (organo che mai era intervenuto in questioni siciliane) hanno respinto la richiesta formulata dal Procuratore generale di Palermo, Pino Zingale.

Zingale aveva chiesto di modificare a Roma la decisione della Corte dei Conti siciliana di dare il via libera al bilancio 2016 malgrado le sue forti obiezioni. Una richiesta senza precedenti, con cui Zingale aveva sollevato dubbi sulla copertura di alcuni debiti, in particolare dei derivati.

"La Corte dei conti di Roma ha respinto l'impugnativa del consuntivo 2016 che era stata richiesta dal procuratore generale di Palermo Pino Zingale. La prova certa della verità dei nostri conti". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. E aggiunge: "Abbiamo salvato i conti della Sicilia, abbiamo trovato una Regione ai limiti del dissesto e consegniamo al nuovo governo un bilancio in attivo, 1.500 opere programmate in Sicilia per gli investimenti, una programmazione europea avviata, un accordo con lo Stato che si traduce in 2 miliardi di euro in più ogni anno per il nostro bilancio. Tutto questo per continuare un processo di sviluppo già avviato. Coloro che in questi mesi ci hanno attaccato sul bilancio, chiedano scusa ai siciliani".

 

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