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Aumentano le specie a rischio estinzione, ora anche antilopi e frassini

ROMA. Sono sempre di più gli animali, gli insetti e le piante a rischio estinzione nel mondo, anche specie che fino a pochi decenni fa abbondavano in natura e mai avremmo considerato minacciati da scomparsa. Tra questi anche le antilopi in Africa e gli alberi di frassini in Nord America.

La mano dell'uomo è responsabile quasi sempre. È quanto emerge dall'aggiornamento della Lista rossa delle specie a rischio redatta dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che dà poche buone notizie. Fra queste la valutazione, migliore, dei leopardi delle nevi. La Lista rossa dello Iucn monitora 87.967 specie, di queste quasi due terzi, 25.062, sono minacciate da estinzione. Le attività umane, sottolinea Inger Anderson, direttore generale dell'organizzazione, "stanno spingendo le specie sull'orlo del baratro così velocemente che diventa impossibile valutarne i declini in tempo reale. Anche specie che credevamo abbondanti e al sicuro, come le antilopi in Africa o i frassini negli Usa, ora devono affrontare una minaccia di scomparsa imminente".

Nella Lista rossa entrano cinque delle sei principali specie di frassino del Nord America direttamente col bollino "rosso", ovvero con l'etichetta di "pericolo critico" di estinzione. Questi alberi sono a un passo dalla scomparsa, decimati dal "minatore smeraldino del frassino", arrivato in Michigan dall'Asia alla fine degli anni '90 attraverso paglia da spedizione infestata. Anche il clima ha un ruolo: col riscaldamento globale aree un tempo troppo fredde ora sono diventate più ospitali per questo insetto che è pericolosissimo. Ha distrutto decine di milioni di alberi in Usa e Canada e può uccidere un intero bosco in 6 anni dall'infestazione. Non se la passano meglio le antilopi in Africa. Cinque specie stanno diminuendo a ritmi drammatici per colpa della caccia illegale, del degrado degli habitat e della perdita di risorse a causa degli allevamenti. Tra queste c'è anche l'antilope più grande al mondo, l'eland gigante o di Lord Derby, finora considerata dallo Iucn a rischio minimo di estinzione: ora risulta "vulnerabile".

Allerta gialla.

Ne restano tra i 12 mila e i 14 mila esemplari. Lo Iucn rivela anche un "drammatico declino" di cavallette e millepiedi endemici del Madagascar. Il 40% delle specie è minacciata da estinzione. Nell'Isola australiana di Natale è invece formalmente dichiarato estinto il pipistrello omonimo. La sua popolazione era abbondante negli anni '80, ma a gennaio 2009 se ne contavano appena dai 4 ai 20. L'ultimo esemplare risulta sia morto ad agosto dello stesso anno e da allora non ce ne sono più tracce. In questo bollettino nerissimo c'è un fioco barlume: i leopardi delle nevi passano dalla categoria di "specie in pericolo" a quella "vulnerabile" grazie alla validità degli sforzi di conservazione in atto. Una buona notizia che però non fa esultare: la popolazione di questi grandi felini, sottolinea lo Iucn, è ancora ad alto rischio scomparsa.

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