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Liam Gallagher a ruota libera contro il fratello: "L'ego di Noel ha distrutto gli Oasis"

MILANO. Il parka, verde militare e rigorosamente abbottonato fino al collo, non manca neanche questa volta. Liam Gallagher si siede al tavolo dell'hotel Principe di Savoia di Milano e inizia a piovere. È destino, per il "ragazzo di Manchester, che in occasione dell'inaugurazione della Vogue Fashion Night, canterà dalla terrazza di Duomo 21 quattro brani, tra cui alcuni inediti del suo primo album da solista. "As you were" il titolo del disco, "come eri", un atto di fedeltà verso se stesso e per sottolineare che anche se sul palco ora sarà senza il fratello Noel si sente "esattamente come le altre volte. Non mi sento un alieno: canto allo stesso modo,sono a mio agio". Nessuna possibilità di rivederli insieme, perora. Perfino la madre - 73 anni, donna "severa ma non troppo" che portava sempre i ragazzi in
chiesa, racconta - ha provato a riunirli, "ma poi si è data all'alcool".

"È stato Noel a distruggere la band per il suo 'fucking ego'" spiega tornando sui motivi che hanno portato la band alla rottura nel 2009.

"Io amavo gli Oasis. Lui voleva fare carriera da solista. Questa è la mia versione. Non mi interessa quello che si dice sui social,quello che pensate voi o chiunque altro. Io conosco la verità". Il "neo-solo" Liam Gallagher porterà il suo album in un tour europeo dopo Natale, tra gennaio e febbraio. Dodici brani, con molte influenze anni '60-'70 (Beatles, Rolling Stones e i classici di quegli anni), che ha scritto da solo in un "work in progress" continuo:

"Mi alzavo alle cinque del mattino, suonavo un po' la chitarra. Dopo dieci minuti, magari, la appoggiavo eme ne andavo. Poi riprendevo..." E' contento di essere tornato "a fare musica: cantare significa tutto. Significa restare vivo: è come respirare -spiega - se non fossi un cantante non so cosa sarei". Non cerca il successo a tutti i costi - nonostante si senta in grande competizione con il fratello, ammette - e non ha rimpianti verso la sua carriera e la sua musica, forse solo troppi vizi, "troppa droga e troppo alcool", scherza. "Non voglio essere per forza il numero uno o un idolo. Voglio rimanere me stesso, fedele a me stesso". L'album "As you were"uscirà il 6 ottobre, tre i singoli già usciti "Wall of glass","Chinatown" e "For what it's worth".

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