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La Corea del Nord boccia le sanzioni Onu: "Una provocazione"

SEOUL. La Corea del Nord rigetta con forza le sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu decise lunedì definendole il "prodotto di una scellerata provocazione". In una nota rilanciata dalla Kcna, il ministero degli Esteri accusa la risoluzione "fabbricata" dagli Usa per colpire il suo "legittimo diritto all'autodifesa". La mossa è "un'occasione per verificare che la strada da noi scelta è assolutamente giusta e rafforza la determinazione a percorrerla a passo più sostenuto senza minime deviazioni fino alla fine della battaglia".

Intanto continua il braccio di ferro con Seul. L'Aeronautica sudcoreana ha condotto "con successo" un ciclo di esercitazioni usando per la prima volta i missili avanzati Taurus, in una prova di forza dopo il piu' potente test nucleare mai fatto dal Nord lo scorso 3 settembre. Le manovre, tenute sulla costa occidentale, hanno visto schierati i jet F-15K che hanno lanciato i missili colpendo a circa 400 km di distanza un target sistemato su un'isola. Una prova, secondo l'Aeronautica, "utile a dimostrare le capacità di risposta di fronte a eventuali provocazioni".

Le manovre, tenutesi ieri e comunicate oggi, hanno visto l'utilizzo dei missili Taurus di fabbricazione tedesca che secondo l'agenzia Yonhap, con la gittata potenziale di 500 km, possono essere impiegati per attacchi di precisione su target nella capitale nordcoreana Pyongyang, pur se lanciati dalla parte centrale della Corea del Sud. Seul sta procedendo allo schieramento di circa 170 Taurus, parte del piano di difesa ad ampio raggio denominato "Kill Chain", e ha deciso di importarne altri 90 circa. I primi Taurus sono stati consegnati dalla Germania a ottobre del 2016.

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