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Xylella, irregolare uno su tre. Sanzioni per 841mila euro

BARI - Per violazione delle norme sulla prevenzione e il contenimento della diffusione del batterio della Xylella sono state comminate, dal primo maggio ad oggi, sanzioni per 841 mila euro nei confronti di 841 soggetti, fra privati ed enti pubblici. Su un totale di 3.600 controlli in poco più di quattro mesi, sono state accertate più di 1000 irregolarità, quasi uno su tre.

L'attività di controllo per l'applicazione delle misure fitosanitarie previste da norme europee, nazionali e regionali, è stata eseguita dal comando Regione Carabinieri Forestale Puglia, con il supporto dei reparti dell'organizzazione territoriale dell'Arma è in accordo con l'Osservatorio del Servizio Fitosanitario di Bari.

Sono state così individuate 96 aree campione, ognuna con un raggio di 200 metri e una superficie di 12,56 ettari, distribuite su tutta l'area delimitata (zona infetta, zona di contenimento e zona cuscinetto). Il maggior numero di accertamenti è stato concentrato nelle zone di contenimento e cuscinetto delle province di Brindisi e Taranto anche sulla base di denunce da parte Cie cittadini. Sono state quindi controllate aree urbane e periferiche, strade principali e secondarie e aree destinate a verde pubblico o privato per verificare la presenza di erbe infestanti. Inoltre, per contrastare la movimentazione illecita delle piante specificate, sono state effettuati accertamenti ai mezzi su strada, a vivai e mercati.

Nel frattempo circa 500 tra olivicoltori, frantoiani, agricoltori, aderenti al "Comitato Olivicoltori salentini", stanno protestando in strada a Lecce dove sono giunti a bordo di trattori per sfilare per le vie della città e manifestare il disagio causato dallo stato di crisi che da anni sta vivendo il settore, messo in ginocchio dalla Xylella fastidiosa, il batterio che ha colpito gli ulivi del Salento. In una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, - l'ente accusato di non aver messo in campo strategie adeguate - il Comitato avanzata la richiesta di una dichiarazione permanente dello stato di calamità naturale, passando da una gestione ordinaria ad una gestione straordinaria continuativa, sulla scorta dell'esempio di altre Regione colpite da eventi calamitosi importanti che hanno nominato un Commissario con poteri non ordinari.

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