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Pecorino di Farindola, l'unico con caglio di maiale

TORINO - E' l'unico formaggio italiano, uno dei pochi al mondo se non l'unico, preparato utilizzando il caglio di maiale. L'abruzzese pecorino di Farindola, fa parte dei nuovi Presidi Slow Food che verranno presentati nell'edizione 2017 di Cheese. Il pecorino di Farindola è un vero prodotto di nicchia: è infatti legato alla tradizione di poche famiglie, che lo producono quasi esclusivamente per il proprio consumo. Il caglio di maiale conferisce al pecorino aroma e sapori particolari ed è preparato seguendo una pratica molto antica, una sorta di segreto custodito dalle donne in una piccola area del versante orientale del Gran Sasso.
Tra i presìdi al debutto dal 15 al 18 settembre a Bra ci sono il Trentingrana d'alpeggio, un formaggio che nasce in sei malghe in non più di 1.000 forme a stagione; il Cuc di Mont del Friuli Venezia Giulia, di tradizione millenaria e 'riscoperto' grazie alla nuova generazione di casari; il Pecorino a latte cruda di Maremma, ricavato dal latte di razze autoctone come la Amiatina, ma anche importate, come la Sopravvissana e la Sarda. Infine, tra i nuovi presìdi italiani fa il suo ingresso il Pecorino del Monte Poro, in Calabria, ottenuto facendo coagulare il latte ovino (con eventuali aggiunte di caprino) con caglio di capretto prodotto in azienda.
Dall'estero fa il suo debutto il boeren Leyden tradizionale, uno dei formaggi più antiche dell'Olanda, cibo per i marinai che nei secoli XVI e XVII solcavano i mari tropicali.

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