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Il Palio compie 50 anni, la storia corre ad Asti

ASTI - Il Palio di Asti celebra la sua 50/esima edizione domenica 17 settembre in piazza San Secondo. È trascorso mezzo secolo dalla ripresa della rievocazione che risale al 1275 e che riporta Asti al suo passato medioevale. Al canapo di piazza Alfieri 21 cavalli e fantini di altrettanti borghi, rioni e Comuni che si contendono il drappo, il palio dipinto quest'anno dal maestro torinese Giorgio Ramella. Centinaia gli astigiani al lavoro tutto l'anno per dare vita alla manifestazione, in programma la terza domenica di settembre, che quest'anno avrà un nuovo mossiere, veterano di altri palii italiani, Giancarlo Matteucci, che già diede le 'mosse' al canapo astigiano dal 1997 al 2000.

Patrocinato dalla Regione Piemonte e realizzato dal Comune di Asti, il Palio non è una semplice corsa di cavalli montati a pelo, ma è anche il grande drappo di velluto, con le insegne della città e la raffigurazione del santo patrono, San Secondo. Se lo contendono ogni anno, nella pista triangolare allestita con tribune, sui quali siedono borghigiani che tifano per i loro colori. Ad anticipare la corsa, un corteo di oltre mille figuranti in costume medioevale, che attraversa il centro storico partendo da piazza cattedrale per raggiungere il catino della pista.

La principale novità dell'edizione del cinquantenario sono le 50 regine, dame in costume che aprono la sfilata, a rappresentare i 50 anni trascorsi dalla ripresa. Prima della corsa, una consuetudine tramandata nei secoli. Secondo un'antico rito, il capitano del Palio, Michele Gandolfo, e il suo gruppo di giovani magistrati e cavalieri, chiede al sindaco 'licenza' di correre il Palio. Il sindaco, in questa occasione il neo eletto Maurizio Rasero, risponde "Signor capitano, vi do licenza di correre il palio nell'anno del Signore 2017. Andate e che San Secondo vi assista". Inizia così la fase agonistica della manifestazione storica, "che identifica lo spirito più autentico della nostra città", dice il primo cittadino, 'uomo di palio' da generazioni.

Il mossiere prende posto nella sua torretta, dopo l'estrazione a sorte della posizione dei cavalli allo steccato. La gara tra fantini inizia alle ore 16 con la prima delle tre batterie, sette cavalli ognuna, seguite dalla finale a nove. Nei giorni che precedono la corsa, le vie e le piazze della città si animano di bandiere dei colori di borghi e rioni. I comitati palio allestiscono cene propiziatrici della vittoria, le sarte finiscono di cucire i preziosi costumi e le commissioni cavalli trascorrono le ultime notti in scuderia. Tra gli eventi paliofili che precedono la domenica, il 'paliotto', palio degli sbandieratori (14 settembre in notturna in piazza San Secondo), il mercatino di piazza Statuto, la sfilata in costume dei bambini (16 settembre) e le prove ufficiali della pista alla vigilia.

Il drappo del 2016 era andato al Comune di Nizza. E quest'anno a chi andrà il palio? "Che l'avventura inizi sotto i migliori auspici - dice il sindaco Rasero - e che vinca il migliore".

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