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A Bra per ritrovare slancio dopo le ferite del terremoto

TORINO - A 'Cheese' per ritrovare slancio dopo il terremoto. Ci saranno aziende agricole del cratere sismico del Centro Italia alla manifestazione internazionale del settore lattiero-caseario organizzata da Slow Food e dalla Città di Bra. Porteranno prodotti e progetti nello spazio 'Comunità dell'Appennino', che coinvolgerà tutte le regioni attraversate dalla catena montuosa con un occhio di riguardo per le aree sconvolte da terremoto e nevicate degli ultimi mesi.

"Tutto sommato siamo stati fortunati, ma alcuni capannoni sono crollati sotto il peso della neve - racconta Antonio, dell'azienda biologica Aureli di Amatrice - e ci manca l'afflusso dei turisti che venivano a compare direttamente in azienda e i ristoranti della zona che facevano tanti ordini. C'e' stata e continua a esserci molta solidarietà, ci piacerebbe riprendere la vita come l'abbiamo lasciata lo scorso agosto".

Altre aziende arriveranno a Cheese dal Teramano, da Cascia (in Umbria). Uno speciale Laboratorio del gusto avrà per tema proprio 'Un futuro per le aree terremotate, al quale parteciperanno produttori dei Monti Sibillini, di Amatrice, Norcia e dalla Valnerina. Fin dal'agosto 2016 Slow Food ha attivato la sua rete nazionale e internazionale per l'iniziativa 'Un futuro per Amatrice', raccogliendo l'adesione di oltre mille locali in Italia e in altri 23 Paesi, "ma quest'anno abbiamo deciso di fare di più - spiega l'associazione della chiocciolina - ascoltando la voce degli stessi contadini, allevatori e abitanti del nostro Appennino che non vogliono lasciare i loro borghi".

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