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Regione, la sinistra cerca unità: Micari tende la mano a Fava

ROMA. «A Claudio Fava dico incontriamoci e discutiamo, cercando di trovare le ragioni dell’unità e non le divisioni, nel tentativo di ricomporre il centrosinistra, contro le forze di destra in campo». Lo dice il rettore dell’ateneo di Palermo Fabrizio Micari, dopo l’appello di Campo progressista all’unità del centrosinistra per le regionali d’autunno.

«Ritroviamoci sui diritti, sui temi dell’accoglienza e sul lavoro per i giovani» aggiunge.

Non tarda ad arrivare la risposta del candidato della sinistra Claudio Fava: «Ringrazio il rettore per l’invito a un confronto ma discutiamo non solo di programmi in astratto ma in concreto di quale coalizione e quale candidato. Se il partito di Alfano esce dalla coalizione e si sceglie un cambio di rotta politico in Sicilia rispetto al governo Crocetta, io non ho difficoltà a confrontarmi con lui in primarie», dice il vice presidente dell’antimafia.

«In ogni caso - aggiunge Fava -sono assolutamente disponibile a un confronto con il rettore di Palermo nelle prossime ore. Avremo modo di ragionare insieme non solo su questa scadenza elettorale ma anche sul senso politico e sullo spirito con cui arriviamo a questo voto».

A chiedere il dialogo fra i due candidati è anche Campo Progressista di Pisapia, che dopo una riunione a Roma, ha diramato una nota nella quale chiede «ai candidati in campo Micari e Fava di costruire una piattaforma programmatica unitaria non inquinata da ambiguità che nulla hanno a che fare con la storia del centrosinistra, che risponda alle esigenze dei cittadini della Sicilia e non a schematismi nazionali. Campo Progressista continuerà a lavorare su questa ricomposizione perché non ci  rassegniamo all’autolesionismo delle forze del centrosinistra e  della sinistra».

Fava risponde anche a Pisapia: «Apprezzo le parole di Pisapia quando dice: no ad alleanze innaturali e sì a un cambio di rotta politico in Sicilia. Lo chiediamo da mesi. Pisapia deve convincere il Pd non me. Certo - conclude - ci sembra improbabile invocare discontinuità avendo in coalizione la lista di Crocetta e difficile rifiutare alleanze innaturali e allearsi con Alfano».

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