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PSA affina motore benzina 1.2 e ne aumenta volumi produttivi

ROMA - Con l'apertura di un terzo sito produttivo, nella francese Trémery, il gruppo PSA punta ad aumentare ulteriormente i volumi di assemblaggio del suo premiato propulsore a tre cilindri a benzina di 1,2 litri, vincitore nel 2017 del titolo ''Motore dell'anno''. Un'unità che a breve sarà sottoposta ad aggiornamenti tecnici che la renderanno ancora più competitiva rispetto alle proposte della concorrenza.

Entro il 2019 la multinazionale transalpina ne realizzerà almeno un milione l'anno. Il PureTech 1.2, nella versione da 110 e 130 Cv, equipaggia tutti i veicoli polivalenti e al cuore delle gamme dei marchi Peugeot, Citroen e DS: ha più di 90 applicazioni commercializzate in circa 70 paesi. ''Nel 2017 - sottolineano dalla Francia - ha contribuito al successo commerciale delle novità del Gruppo: la nuova Peugeot 3008, eletta 'Car of the Year 2017' e la nuova Citron C3. Il premio Motore dell'Anno 2017 ha coronato per la terza volta consecutiva il successo commerciale di questo motore che, dal lancio nel 2014 sino a oggi, è stato prodotto in più di 850 000 unità, nelle fabbriche Franaise de Mécanique di Douvrin, nella regione Pas de Calais, in Francia, e a Xiang Yang in Cina. L'apertura della nuova linea permetterà di raddoppiare la capacità di produzione Oltralpe di questo motore. Da sottolineare che nel mercato europeo, la famiglia modulare 1,2 litri 3 cilindri PureTech rappresenta un terzo del totale dei motori del gruppo. Per la fine ''beneficerà di importanti miglioramenti per aumentare le prestazioni e ridurre i consumi, fino al 4% - anticipano da PSA -. Vi sarà l'introduzione di un filtro antiparticolato (GPF-Gasoline Particulate Filter) per ridurre le emissioni di particolato di oltre il 75% e soddisfare in anticipo le future norme europee e cinesi che entreranno in vigore nel 2020. L'ottimizzazione dei rendimenti sarà legata soprattutto all'evoluzione dei cicli di combustione e a una pressione di iniezione spinta a 250 bar''. Prevista, poi, la riduzione degli attriti di funzionamento, l'introduzione di un nuovo turbocompressore. Le sue dimensioni, infine, saranno rese più compatte e questo permetterà anche ai progettisti di migliorare l'aerodinamica dei veicoli su cui sarà montato.

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