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Cgia di Mestre: 8mila euro di tasse per ogni italiano nel 2017, ecco quelle che pesano di più

VENEZIA. Quest'anno ciascun italiano pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. La più elevata è l'Irpef, la più frequente, quotidiana l'Iva, la più odiata dalle imprese l'Irap, quella più odiata dalle famiglie l'Imu e la Tasi.

Lo rileva la Cgia di Mestre che ha individuato un centinaio di tasse italiane, un elenco composto da addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi, ritenute, ecc. "A un sistema tributario molto frammentato - dice Paolo Zabeo coordinatore della Cgia - che continua a tartassare cittadini e imprese, si accompagna un gettito estremamente concentrato in poche voci: le prime 10 imposte, infatti, valgono 421,1 miliardi di euro e garantiscono l'85,3% del gettito tributario complessivo che nel 2015, ultimo dato disponibile, si è attestato a 493,5 miliardi di euro".

Le imposte che pesano di più sui portafogli dei cittadini italiani sono l'Irpef e l'Iva e rappresentano più della metà (il 54,2%) del gettito totale. La prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) garantisce alle casse dello Stato un gettito di 166,3 miliardi (il 33,7%, un terzo del totale) mentre la seconda è pari a 101,2 miliardi (20,5%).

Per le aziende le imposte che pesano di più sono l'Ires (Imposta sul reddito delle società), che nel 2015 ha consentito all'erario di incassare 31,9 miliardi e l'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 28,1 miliardi di gettito. Va altresì tenuto conto che la pressione tributaria (imposte, tasse e tributi sul Pil) in Italia (29,6%) è la quarta più elevata dell'Area euro dopo la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e il Belgio; e superiore di ben 6 punti percentuali rispetto a quella tedesca (23,6%).

Ritornando alla lista delle 100 tasse italiane affiorano secondo Cgia curiosità che non tutti conoscono. La più singolare quella applicata dalle Regioni sulle emissioni sonore degli aeromobili; la più lunga (come dicitura): imposta sostitutiva imprenditori e lavoratori autonomi regime di vantaggio e regime forfetario agevolato; tra le più stravaganti le imposte sugli spiriti (distillazione alcolici), quelle sui gas incondensabili e sulle riserve matematiche di assicurazione (tasse su accantonamenti obbligatori delle assicurazioni). La tassa annuale sulla numerazione e bollatura di libri e registri contabili e, infine, tutte le sovraimposte di confine applicate dalla dogana come quelle sugli spiriti, sui fiammiferi, sui sacchetti di plastica non biodegradabili, sulla birra.

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