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Alloggi, interventi immediati contro le occupazioni: linee guida del Viminale

ROMA. Interventi immediati contro le occupazioni degli immobili per evitare che poi le situazioni si incancreniscano, come avvenuto per il palazzo di via Curtatone a Roma. Quando poi si tratterà di sgomberare, occorrerà dosare l'uso della forza ed avere già chiaro dove sistemare le persone evacuate perché non rimangano per strada.

Il Comune individuerà le soluzioni alloggiative con il contributo finanziario di Regioni e Stato. Oltre al livello territoriale è prevista una cabina di regia nazionale che coordinerà le azioni. Sono i punti principali delle linee guida elaborate dal Viminale sugli sgomberi ed inviate all'Anci che potrebbe chiedere modifiche al testo. L'intento del ministro dell'Interno, Marco Minniti, è tuttavia di procedere in tempi brevi e lunedì prossimo le linee guida dovrebbero essere inviate ai prefetti.

Il breve documento - 4 pagine - è stato oggi illustrato da Minniti alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, ricevuta al Viminale. L'obiettivo è quello di non ripetere il caos di via Curtatone dove è chiaramente mancata la condivisione dell'intervento da parte di tutti i soggetti coinvolti. Per questo il ministro ha stressato l'importanza della collaborazione interistituzionale. Si parte dal livello nazionale con la cabina di regia che coinvolgerà oltre al Viminale, ministero delle Infrastrutture, Anci e presidenza del Consiglio.

Ci sarà un quadro degli immobili che possono essere utilizzati per l'emergenza abitativa: edifici confiscati alle mafie, dell'Agenzia del Demanio, dismessi dalla Difesa, ecc. A livello territoriale gli sgomberi saranno decisi in sede di Comitato metropolitano, il nuovo organismo creato dalla legge Minniti sulla sicurezza urbana, co-presieduto da sindaco e prefetto.

Niente evacuazioni forzate, comunque, senza avere sottomano immobili da destinare agli sgomberati. Proprio su questo punto l'Anci chiede risorse apposite da parte delle Regioni che detengono la titolarità in materia. I Comuni non vogliono infatti rimanere col cerino in mano, dovendo ristrutturare a loro spese gli edifici. Ed il presidente dell'associazione, Antonio Decaro, ha scritto ieri al premier Paolo Gentiloni per chiedere il coinvolgimento "di tutti gli attori istituzionali" per affrontare "il fenomeno dell'emergenza abitativa nel suo complesso": se le occupazioni degli immobili e i relativi sgomberi "sono un problema da affrontare - ha sottolineato - è vero anche che impattano sulla emergenza abitativa che quotidianamente i sindaci vivono e tentano di risolvere in una situazione di sempre più diffuso disagio sociale ed economico".

L'intervento delle forze dell'ordine negli immobili occupati dovrà inoltre tenere conto dei "principi di legalità ed umanità". Non dovranno ripetersi le scene dei richiedenti asilo allontanati con gli idranti. Ma il Viminale punta soprattutto sull'azione tempestiva contro le occupazioni, perchè se si interviene dopo anni, tutto è più complicato. I prefetti hanno il quadro degli immobili occupati e fisseranno con i sindaci le priorità da affrontare, le situazioni più rischiose per la sicurezza, come edifici non stabili o con materiale pericoloso all'interno.

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