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Misurata la forza della circolazione dell'aria nella stratosfera

Sposta fino a 7 miliardi di chili d'aria al secondo, come una 'super ventola' naturale: è la stratosfera, il secondo strato dell'atmosfera (compreso fra i 15 e i 50 chilometri di altezza) dove volano gli aerei nei viaggi d'alta quota. La forza di questo meccanismo globale, paragonabile a quella della circolazione dell'acqua negli oceani, è stata misurata per la prima volta da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit): lo studio, pubblicato su Nature Geoscience, aiuterà a calcolare meglio lo spostamento dei gas serra e dell'ozono, ottenendo previsioni più precise sui cambiamenti climatici.

"Altri ricercatori hanno studiato la regione equatoriale dove risale la maggior parte dell'aria, cercando così di caratterizzare il fenomeno attraverso il tracciamento del vapore acqueo, ma in questo modo - spiega la coordinatrice dello studio, Marianna Linz - ci si concentra su una regione troppo ristretta ed è difficile immaginare come prosegua il resto della circolazione". I ricercatori coordinati dal Mit, al contrario, hanno usato un approccio più globale, misurando la concentrazione e gli spostamenti di due composti chimici atmosferici (l'esafluoruro di zolfo e l'ossido di diazoto) rilevati da satelliti, palloni sonda e velivoli.

I risultati dimostrano che la stratosfera 'risucchia' all'equatore una quantità d'aria pari a 7 miliardi di chili al secondo, portandola poi ad un'altitudine di circa 20 chilometri: come su un nastro trasportatore, l'aria continua qui la sua circolazione spostandosi verso i poli, dove risprofonda negli strati più bassi dell'atmosfera a distanza di circa un anno e mezzo. Gli studi proseguiranno in futuro per definire meglio la velocità della circolazione dell'aria anche ad altitudini maggiori.

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