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Il suono dei fiumi "invade" il centro storico di Palermo: l'iniziativa di un artista di Erice

PALERMO. È “Palermo a Palermo, Il Suono dei Fiumi” di Alessandro Librio (Erice 1984), una delle più grandi installazioni sonore urbane mai realizzate, dedicata alla sua città d’adozione, curata da Giusi Diana, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario e Archivio cittadino, e organizzata da Nero', con il sostegno di Fam Fabbriche Chiaramontane, N38E13 e Curva Minore.

Domenica 3 settembre, a partire dalle 5 del mattino e per 24 ore consecutive, Palermo si sveglierà con i suoni dei suoi due storici fiumi, il Kemonia e il Papireto: attraverso un'installazione sonora urbana che si snoderà all'interno del cuore del centro storico di Palermo, lungo il percorso arabo-normanno dell'Unesco; Librio riporterà in superficie il suono dei due fiumi che scorrono sotterranei lungo l’asse della città. La voce fluviale della città riemergerà a livello dell'attuale tracciato viario, tornando ad occupare per un solo giorno il letto naturale dei due fiumi, riconsegnando a cittadini e visitatori il paesaggio sonoro urbano della Palermo della fine del '500, quando i due corsi d'acqua sparirono dalla superficie.

“Uno scavo nella memoria geologica della città che è anche una riappropriazione della sua storia e dei suoi miti fondativi, quelli legati all'acqua, coniugando con grande poesia i temi ambientali con quelli di educazione al paesaggio sia sonoro che visivo.” Spiega la curatrice Giusi Diana.

Un approfondimento sul tema è costituito da una mostra storico-documentaria e artistica allestita in due sedi: l'Archivio Storico Comunale e la Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano (XVII sec), all'interno del complesso monumentale della Biblioteca Comunale da poco restaurata, entrambe ricadenti in prossimità dell'antico corso del Kemonia.

Qui intercorrerà un fitto dialogo tra il contesto storico-architettonico, le collezioni e le opere appositamente realizzate da Librio: alcune installazioni site-specific, dei video, una serie fotografica scattata alla foce dei fiumi e alcune opere grafiche realizzate su tela grezza.

Apertura domenica 3 settembre alle 10 Archivio storico e alle 11 Biblioteca Comunale.

La sezione della mostra ospitata presso l'Archivio Storico ruoterà concettualmente intorno ad alcuni dipinti settecenteschi qui conservati: i “Quadroni delle Acque” di Giovan Battista Cascione (1729-1790), regio architetto del Senato palermitano provenienti dal Palazzo di Città, raffiguranti, tra gli altri, il corso del fiume Gabriele e dell’Uscibene, e un dipinto conservato nella Sala Almeyda, la “Pianta della Palermo Antica”, del cartografo Domenico Campolo, che rappresenta la ricostruzione dell'antico corso dei fiumi Kemonia e Papireto, all'interno della città medievale, opera commissionata dal Senato palermitano in occasione del terremoto del 1726.

Come dichiara il sindaco della Città di Palermo Leoluca Orlando “nell'anno di Palermo Capitale italiana dei Giovani, e anticipando un 2018 da Capitale della Cultura, il progetto di Alessandro Librio recupera la memoria storica dei fiumi che attraversavano la città, con una suggestiva e imponente opera di sound-art che rilegge il capoluogo come un polo espositivo ed esperienziale diffuso, inglobando il percorso urbano del centro storico, cuore dell'Itinerario Arabo-Normanno”.

Inoltre, afferma l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano “l'Archivio Storico Comunale e la Biblioteca di Casa Professa ospiteranno anche due mostre legate al progetto che l'artista, palermitano d'adozione, ha sviluppato negli ultimi anni e, in particolare, la chiesa seicentesca dei Santi Crispino e Crispiniano, da poco restaurata, sarà per la prima volta restituita alla città come sede di un'iniziativa culturale”.

“Palermo a Palermo, Il Suono dei Fiumi” è il secondo capitolo della “Palermo Sound Trilogy” di Alessandro Librio, inaugurata dall’artista nel 2011 in occasione della 54 Esposizione Internazionale d'Arte “La Biennale di Venezia”, con l'installazione sonora “Palermo a Venezia”, in cui i suoni ambientali del capoluogo siciliano, caratterizzati dal traffico automobilistico, nell'arco di 24 ore venivano trasferiti in tempo reale tra le silenziose calli veneziane, con un effetto di straniamento causato dalle differenti modalità di spostamento degli abitanti.

Già in fase di progettazione, il terzo atto della trilogia che coinvolgerà oltreoceano la città di New York. “La contaminazione tra paesaggi sonori urbani, come già avvenuto a Venezia, ritornerà nel terzo e ultimo Atto della Trilogia, “Palermo a New York”, previsto per il 2018 nella città americana, in cui il suono diventa parola e viceversa. Se a Venezia l'attenzione era sul paesaggio sonoro urbano - il traffico automobilistico- e a Palermo su quello naturale con il suono dei due fiumi che scorrono sotterranei, a New York sarà sul paesaggio antropico; porterò nella Grande Mela il suono dei mercati storici della città siciliana”, afferma Alessandro Librio.

Le varie fasi della “Trilogia” saranno presentate anche all’interno del percorso espositivo in mostra attraverso una versione site-specific dell’installazione sonora “Palermo a Venezia” allestita nella chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano.

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