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Alessandro Borghi cerimoniere a Venezia, entrerò come al derby/VIDEO

(dell'inviata Alessandra Magliaro) - Niente photocall a piedi nudi sulla spiaggia in abito lungo e pose sexy, quest'anno si va in smoking sul palco della Sala Grande. Niente madrina ma un padrino/madrino come da tempo non si vedeva. "Sarò il vostro cerimoniere - scherza con l'ANSA Alessandro Borghi, prima dell'apertura della Mostra del cinema di Venezia - l'impaccio sul mio ruolo fa sorridere, il fatto che non si sappia come chiamarmi è una gag che va avanti da tutta l'estate e mi diverte".

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    Borghi è uno degli attori italiani più importanti della nuova generazione e per la serata si è preparato per tempo, "mi sento sicuro, so che è una bella occasione ma so anche che ho fatto cose più complicate di questa e dunque ammetto di essere persino rilassato. La prima scena me la sono immaginata così: una camminata come quelle dei giocatori all'Olimpico prima di uscire per il derby!".
    Romano, 30 anni, proprio con Venezia 72 ha raggiunto la notorietà, coprotagonista con Luca Marinelli di quel Non essere cattivo di Claudio Caligari presentato postumo e che gli è valso tra l'altro il David di Donatello. Dopo quel film e diverse serie tv che lo hanno fatto conoscere (una era Romanzo Criminale) Borghi è diventato uno degli attori più richiesti dal nuovo cinema italiano, anzi proprio uno dei simboli. "Mi sento parte di questa nuova onda e anzi sono fortunato di viverla con registi ambiziosi, pieni di idee e di talento, pronti a sfidare il mercato con coraggio e pochi soldi, convinti delle loro belle storie e della voglia di raccontarle con il cuore. Il cinema delle storie, proprio come quello che amava Caligari".
    Borghi, che condurrà la serata di apertura e quella di chiusura il 9 settembre, torna al lido il 2 settembre da protagonista di Suburra la serie. Il suo ruolo di Numero 8, cattivissimo boss criminale di Ostia, interpretato nel 2016 mentre proprio su quella stessa spiaggia vestiva i panni del giovane borgataro tossico di Non essere cattivo, è al centro della versione seriale di Suburra, la prima serie italiana prodotta da Netflix e di cui si vedranno le prime due puntate, quelle dirette da Michele Placido (le altre sono di Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi) e in streaming dal 6 ottobre. Con lui tra gli altri Filippo Nigro e Claudia Gerini. Qui il trailer

   

  L'aspetto di Borghi è vagamente palestrato "non sono fanatico sono esigenze professionali - scherza - mi sto preparando per fare il nuovo film di Matteo Rovere, Il Primo Re, un film ambizioso sulla leggenda della fondazione di Roma, una completa follia: pelli di animali, paludi, accette, un set primordiale, complicato, forte su cui stiamo lavorando in gruppo con grande passione e determinazione. Io sono Remo, Romolo è Alessio Lapice. Sarà il nostro Game of Thrones". E poi a novembre un'altra trasformazione, sarà Stefano Cucchi nel film di Alessio Cremonini.
    Tutt'altro set quello invece terminato dopo le riprese di Suburra la serie e di Fortunata di Sergio Castellitto (era l'irriconoscibile amico fraterno della protagonista Jasmine Trinca): Napoli Velata di Ferzan Ozpetek. "Uscirà il 1 gennaio.
    E' stata un'esperienza davvero bella girare con Ferzan e stare un mese e mezzo con lui insieme a Napoli, città sacra e pagana al tempo stesso e anche l'incontro con Giovanna Mezzogiorno è di quelli che non dimentichi". La storia tra magia e superstizione è un thriller in cui esplode una potente storia d'amore.
   

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