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Usa, paura e danni per l'uragano Harvey: ma poi cala l'intensità

CORPUS CHRISTI. L'uragano Harvey si è schiantato sul Texas nella tarda serata statunitense, frustando una vasta area costiera con forti venti e piogge torrenziali del più feroce ciclone che abbia investito gli Stati Uniti da più di un decennio. Il Centro Nazionale degli uragani ha comunicato che l'occhio dell'uragano di categoria 4 è approdato all'incirca alle 10 di sera americane (le 4 del mattino in Italia) a circa 48 chilometri a nord-est di Corpus Christi, tra Port Aransas e Port O' Connor, portando con sè venti fortissimi di 209 km/h e piogge devastanti.

I funzionari di Rockport hanno ricevuto i primi rapporti di danni, ma i responsabili dell'emergenza hanno avuto problemi nel rispondere alle chiamate. Il city manager Kevin Carruth ha detto al telefono di aver sentito notizie di un albero caduto su una casa mobile e di tetti crollati su case. La città, circa 50 chilometri a nord-est di Corpus Christi, ha avuto picchi di ondate di vento di oltre 125 miglia orarie, secondo le relazioni del Centro Nazionale meteorologico.

L'uragano ha lasciato 211.000 case senza corrente. Lo ha annunciato l'azienda dell'elettricità Ercot, secondo quanto riportato dai media americani. Le autorità locali hanno chiesto agli abitanti di Corpus Christie, la città principale della zona colpita dall'uragano, di far bollire l'acqua prima di berla. Il sindaco di Rockport, 50 chilometri da Corpus Christi, ha chiesto ai cittadini che hanno deciso di restare nelle loro case di scriversi il codice fiscale sulle braccia per rendere più semplice l'eventuale identificazione in caso restino vittime dell'uragano.

Nel corso delle ore l'uragano ha rallentato la sua corsa. Come riportano i media americani è stato ora ridimensionato a "tempesta di categoria 3", con venti fino a 200 km orari.

L'arrivo di Harvey ha però costretto migliaia di residenti a scappare dalla costa del golfo del Texas, sperando di evitare così l'ira di un ciclone sempre più minaccioso, destinato a scuotere un'area del Texas nella quale sorgono raffinerie, impianti chimici e mettendo in pericolo di inondazione Houston, la quarta più grande città dello stato.

Il governatore del Texas Greg Abbott ha ammonito che l'uragano potrebbe causare ''un disastro molto maggiore'' e le previsioni lo paragonano a Katrina, uno dei piu' mortali che abbia mai colpito gli Stati Uniti. ''Sappiamo di avere milioni di persone che stanno per subire l'impatto di questo urgano'' ha detto Dennis Feltgen, un portavoce e meteorologo del Centro Nazionale degli uragani. ''Noi preghiamo veramente che la gente stia ascoltando i responsabili dei servizi di emergenza e si metta al riparo dal pericolo''.

Durante la notte, venti pesanti già avevano cominciato a provocare danni a Corpus Christi, la città più vicina al centro dell'uragano. Il coperchio di un cassonetto della spazzatura era volato in un parcheggio dietro alcuni hotel situati sull'argine. Un semaforo era stato rovesciato ma ancora illumina, con i fili dissotterrati. Il presidente Donald Trump ha annunciato di avere firmato la proclamazione di stato di calamita' naturale per il Texas. Lo ha fatto durante la notte con un post su Twitter, prima ancora che l'uragano approdasse sulle coste dello stato.

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