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Terremoto a Ischia, decine di repliche ma deboli

Sono state complessivamente una decina e tutte di debole intensità, le repliche seguite al terremoto di magnitudo 4,0 avvenuto alle 20:57 a Ischia. Lo ha detto la sismologa Lucia Margheriti, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Non è stata registrata nessuna replica significativa: complessivamente le scosse seguite alla principale sono state una decina, la più forte delle quali di magnitudo 1". Sono state localizzate dalla rete campana ricevuta dall'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv.

Nel frattempo i sismologi dell'Ingv sono ancora al lavoro per calcolare la magnitudo definitiva del terremoto di Ischia del 21 agosto. Quella disponibile ad ora, e riportata sul sito dell'Ingv, è infatti la magnitudo distanza, calcolata sulla base della rete di sismografi dell'Osservatorio Vesuviano. Gli esperti del Centro Nazionale Terremoti stanno continuando a elaborare modelli dell'energia rilasciata e, a quanto si apprende, al momento questi danno valori confrontabili con una magnitudo di 4,0, ma non c'è ancora un valore definitivo.

Il terremoto è legato all'area vulcanica ma non a un'eruzione
Il terremoto di Ischia non è legato al movimento del magma tipico di un'eruzione vulcanica e per questo motivo non può essere considerato un terremoto vulcanico in senso stretto, ma è anche un terremoto che si distingue da quelli tettonici perché risente delle caratteristiche dell'area vulcanica che l'ha generato, ricca di processi idrotermali importanti. Lo ha detto all'ANSA la sismologa Lucia Margheriti, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Quello avvenuto il 21 agosto a Ischia è stato un terremoto poco profondo e avvenuto in un'area vulcanica, ma non legato a un'eruzione in corso: per questo motivo - ha spiegato la sismologa - non può essere definito un terremoto di tipo vulcanico".
"Un terremoto vulcanico - ha proseguito Margheriti - avviene se c'è uno spostamento di magna all'interno della camera magmatica e non è questo il caso del terremoto di Ischia". Tecnicamente, ha proseguito, "è stato un terremoto tettonico perché legato ad uno scorrimento su piano di faglia, ma non possiamo trascurare che è avvenuto in una zona interessata da processi idrotermali importanti, pensiamo che questi possano avere giocato un ruolo". Quello di Ischia non è stato quindi un terremoto simile a quelli che avvengono lungo l'Appennino, ma la sua caratteristica è quello di essere avvenuto in un'area vulcanica.

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