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Regione, la corsa a Palazzo d'Orleans: in 12 pronti a sfidare Crocetta

PALERMO. Si moltiplicano gli aspiranti candidati alla presidenza della Regione: sono già arrivati a tredici. Nella torrida estate siciliana si susseguono le prove di alleanze a destra e sinistra, le stoccate, la tessitura della tele delle candidature. Il presidente uscente Rosario Crocetta ribadisce la propria ricandidatura: «Il presidente uscente in base allo statuto del Pd ha il diritto di candidarsi. Io ho detto che sono candidato, quindi facciamo le primarie.

Chi teme le primarie? Questo è il problema, qualcuno che forse prima voleva le primarie ha capito che le avrebbe perse e si é pentito». E nel Pd in attesa di ufficializzare l’intesa con Ap, non si riesce a sciogliere il nodo sul candidato.

Tra i nomi spicca quello dell’attuale rettore dell'università di Palermo, Fabrizio Micari, sostenuto anche da Leoluca Orlando. E ieri l’area Orlando ha presentato il programma. Lo ha fatto con l’ex deputato Rino La Placa, sulla base dei contributi dei diversi esponenti della coalizione che ha sostenuto Orlando alle ultime elezioni comunali di Palermo. Si chiama «Sicilia campo comune» ed è un «documento programmatico che è premessa indispensabile ed essenziale di un programma di governo della Regione.

Gli altri sono Gaetano Armao, avvocato, ex assessore con Raffaele Lombardo e sembra sempre più vicino ai gradimenti di Silvio Berlusconi: poi c'è l'altro accademico: Roberto Lagalla, anche lui con un passato in una giunta regionale, quella di Totò Cuffaro; Giancarlo Cancelleri, incoronato dal M5S; poi ci sono tre nomi indicati dai centristi: Gianpiero D'Alia, Dore Misuraca e Giovanni La Via; ovviamente Nello Musumeci, sponsorizzato da Giorgia Meloni e Matteo Salvini; Franco Busalacchi, ex superburocrate della Regione; l'editore Ottaviano Navarra; Roberto La Rosa; e, l'unica donna fino ad ora, Piera Maria Loiacono.

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