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Gommone finisce sugli scogli in Sardegna: 2 morti, tra le vittime un finanziere in servizio a Palermo

Soccorritori e carabinieri sul luogo della tragedia

CAGLIARI. Il boato provocato dall'impatto del gommone contro la scogliera è stato sentito nitidamente dalle persone che rientravano dopo aver assistito al musical Notre Dame de Paris all'Arena Sant'Elia, lo stesso spettacolo ascoltato dal mare dai quattro giovani che si trovavano sul gommone. Si sono tutti avvicinati subito al molo frangiflutti, hanno visto l'imbarcazione, quasi fuori dall'acqua, in bilico sulle rocce, e a pochi metri i corpi dei giovani.

Tragedia nella notte a Cagliari, davanti al quartiere S.Elia, dove un gommone con quattro persone a bordo si è schiantato a velocità sostenuta contro la barriera frangiflutti. Due giovani, Giovanni Putzu, di 34 anni, sommozzatore, e Nicola Sanna, finanziere in servizio a Palermo, di 29, entrambi di Cagliari, sono morti. Il militare delle Fiamme gialle prestava servizio a Palermo e si trovava in vacanza in Sardegna assieme alla fidanzata Maria Bonfardeci, di 27, palermitana, rimasta ferita come la compagna di Putzu, Claudia Mallica, di 27.

Le due sono ricoverate negli ospedali Marino e Brotzu del capoluogo, sono sotto choc, hanno riportati fratture e traumi, ma le loro condizioni non sono gravi. La loro testimonianza sarà fondamentale per ricostruire dettagliatamente quanto accaduto nella notte. La Capitaneria di porto di Cagliari sta lavorando ininterrottamente, raccogliendo tutti gli elementi.

Due le inchieste aperte: una di carattere amministrativo, come previsto dall'articolo 578 del Codice della navigazione, che avrà la finalità di accertare le cause dell'incidente dal punto di vista tecnico, in modo anche da migliorare le condizioni di sicurezza, e una penale che servirà ad accertare le eventuali responsabilità. L'ipotesi di reato che si potrebbe configurare è quella di naufragio colposo.

Il sostituto procuratore Rosanna Allieri ha chiesto al Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia costiera vari accertamenti. La tragedia, secondo una prima ricostruzione, è avvenuta poco dopo le 23. I quattro, a bordo del gommone che era stato prestato a Giovanni Putzu, avevano ascoltato dallo specchio d'acqua antistante l'Arena il concerto, e stavano facendo rientro verso Sant'Elia. L'imbarcazione avrebbe costeggiato il litorale in linea retta, a circa 20-30 metri dalla costa in direzione del molo pescatori.

Al momento non si sa chi fosse al timone del gommone, lungo sette metri, chiglia in vetroresina e tubolari, ed un motore fuori bordo da 200 cavalli, e nemmeno la velocità di navigazione. Secondo il padre di Giovanni Putzu, sentito dai giornalisti, non poteva essere il figlio a governare l'imbarcazione: "Conosceva benissimo la zona - ha detto ai cronisti - stiamo eseguendo dei lavori per la Soprintendenza proprio a 150 metri dal luogo in cui è avvenuto l'incidente".

L'imbarcazione ha centrato in pieno la barriera frangiflutti, finendoci contro a velocità sostenuta. Il gommone è quasi uscito dall'acqua, rimanendo in bilico sulle rocce. I quattro sono stati catapultati sulla scogliera: Giovanni Putzu e Nicola Sanna sono morti sul colpo, mentre le due fidanzate sono rimaste ferite. Le persone che si trovavano in zona hanno subito fatto scattare l'allarme.

A Sant'Elia sono arrivate le ambulanze del 118, la Guardia costiera, i vigili del fuoco e i carabinieri. Le due ferite sono state immediatamente trasportate in ospedale, mentre per i due giovani non c'è stato nulla da fare. Per tutta la notte la Capitaneria ha lavorato sul luogo dell'incidente. Questa mattina il gommone è stato recuperato e sequestrato per ulteriori accertamenti. Sulle cause, al momento, non ci sono certezze.

Potrebbe essere stato provocato da una distrazione di chi si trovava al timone, oppure causato da un guasto meccanico. Oppure a bordo del gommone, mentre gli occupanti si muovevano, è accaduto qualcosa che ha provocato una improvvisa accelerazione dell'imbarcazione rendendola incontrollabile. Si tratta comunque di ipotesi su cui lavora la Guardia costiera che attende di sentire le due superstiti. Si attende anche il risultato degli esami tossicologici richiesti dalla Procura e l'eventuale autopsia sui cadaveri, solo allora si avranno gli elementi per chiarire quanto accaduto.

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