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In auto d'estate i bimbi sono a rischio colpo di calore

ROMA. D'estate basta posteggiare la macchina pochi minuti in un'area senza ombra, il tempo di bere un caffè, per assistere alla trasformazione dell'abitacolo in un vero e proprio forno. Sotto il Solleone d'agosto, con le temperature che superano abbondantemente i 30 gradi, le lamiere delle auto si arroventano facilmente.

Prima di salire a bordo o fare entrare in auto i nostri cari è, quindi, sempre opportuno far aerare l'abitacolo, aprendo i finestrini, accendendo l'impianto di climatizzazione e, se del caso, spalancando anche il portellone. Quando si viaggia, poi, bisogna fare particolare attenzione a mantenere fresca e ben ventilata la cabina della vettura.

In caso di "sauna" a bordo, il rischio di malore è elevato per tutti gli occupanti e il pericolo serio è il manifestarsi di un colpo di calore, in particolare con i soggetti più deboli come gli anziani e i bambini. Per chi non conoscesse questo fenomeno, che può portare anche al verificarsi di una tragedia, "si tratta di un innalzamento improvviso della temperatura corporea - chiarisce il pediatra Gino Tamburini, del reparto neonatologia, diretto dalla professoressa Minoli, dell'Ospedale San Giuseppe di Milano -. Questo, in auto, si può verificare per tre casi: l'aumento della temperatura o del tasso di umidità dell'abitacolo o la sua scarsa aerazione".

"I piccoli sotto un anno di vita non devono stare mai al sole. Anche i più grandicelli è meglio evitare di farli uscire nelle ore più calde della giornata, tra le 10 e le 17: se non si possono evitare partenze in tali frangenti almeno li si tengano all'ombra, meglio se al fresco, mentre si carica la vettura ed eventualmente si bagni loro la testa".

Quando si viaggia è importante impostare il climatizzatore sui 23-25 gradi, proteggere i bimbi dal sole con delle tendine e mantenere ben ventilato l'abitacolo. Nel caso non si disponesse di aria condizionata o questa non funzionasse bene, sarà opportuno abbassare leggermente i finestrini creando una leggera corrente interna.

Con i piccoli un ventilatore può aiutare parecchio ma non va puntato direttamente sul corpo. Altro consiglio è far indossare un cappello bagnato e indumenti leggeri, di cotone o lino, preferibilmente bianchi o di colore chiaro. Adulti e piccini devono poi bere con frequenza, a piccoli sorsi: da preferire bevande con sali minerali e mai ghiacciate, altrimenti il rischio si chiama congestione. Il cibo? meglio se leggero: frutta e verdura, specie se ricche di liquidi.

Bastano anche solo pochi minuti al caldo eccessivo perché si evidenzino i primi sintomi che possono portare al colpo di calore: se viene preso per tempo "tutto si può risolvere in un attimo, altrimenti si rischia di finire in Pronto Soccorso", chiarisce il medico milanese. Si manifesta con nausea, mal di testa, febbre, crampi e svenimento, sino a disturbi della conoscenza. "Nei bimbi, l'allarme può essere dato dalla diminuzione delle minzioni o dai pannolini bagnati con urine più scure e colorate, perché concentrate", segnale utile, questo, con i bebè.

"Nel caso si notassero tali sintomi, l'ambiente va rinfrescato e areato subito, si deve raffreddare la testa e il corpo del piccolo con un asciugamano bagnato e lo si deve far bere a piccoli sorsi, per permettere il recupero dei liquidi persi. Negli accenni di svenimento, farli sdraiare per qualche istante, tenendo loro le gambe sollevate".

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