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Guercino e Mattia Preti a confronto

di Clemente Angotti

 TAVERNA (CATANZARO) - Due geni del barocco italiano che si "incontrano" dopo oltre tre secoli. E' considerata, a ragione, l'evento artistico culturale dell'anno in Calabria, la mostra "Guercino e Mattia Preti a confronto. La nuova linea dell'arte barocca" che ha aperto i battenti a Taverna, patria del Cavalier calabrese.
    L'esposizione, curata dal Museo civico di Taverna (che proprio quest'anno taglia il traguardo dei 25 anni di attività) e dalla Pinacoteca di Cento (Ferrara), paese natale del Guercino, coinvolgerà in un ideale percorso chiese e museo della cittadina del catanzarese e rimarrà a disposizione del pubblico fino a novembre. In Calabria sono giunte quattordici opere - otto tele e sei disegni - di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino provenienti dalla natia Cento. Tra la fine dell'anno e l'inizio del 2018, invece, la mostra verrà riproposta anche nel comune emiliano dove andranno in trasferta alcune significative opere tavernesi del Cavalier calabrese.
    Un confronto, quello tra Mattia Preti e il Guercino, di grande valenza artistica tenuto conto del fatto che il Cavalier calabrese entrò in contatto con l'artista già affermato nel periodo della sua prima formazione, appena dopo essere rimasto folgorato dalla vista, a Roma, di alcune straordinarie pale del Barbieri.
    Le tele di Guercino che sarà possibile ammirare assieme a quelle del Preti sono San Giovanni Battista, Cristo risorto appare alla Vergine, La Madonna del Carmine e Sant'Alberto, Un miracolo di San Carlo, La Madonna col Bambino Benedicente, San Bernardino da Siena con San Francesco d'Assisi in preghiera, Madonna della Ghiara con i Santi Pietro e Carlo. Presente anche un dipinto di Benedetto Gennari che propone il ritratto del Guercino accanto a quello di Manzini, un suo committente assieme a disegni del centese come Cristo Salvator Mundi, San Guglielmo d'Aquitania, San Girolamo, David con la testa di Golia, Santa Genoveffa tra gli appestati e Paesaggio con figure.
  La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 16 novembre.   

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