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L'anello, il sogno delle nozze e le battaglie legali: la storia di due giovani Down

ROMA. Una storia d'amore che ha superato ogni barriera: pregiudizi sociali, beghe legali e difficoltà economiche. I protagonisti sono L. e S., due giovani affetti dalla sindrome di Down.

Una relazione nata come tante: la musica, gli sguardi che si incrociano, lui invita lei a ballare e scocca la passione. I due si sono conosciuti a una festa di Carnevale dell'associazione "Raggi di Sole". E' bastato poco a entrambi per capire che da quel momento non si sarebbero mai più lasciati.

Dopo qualche giorno si rincontrano casualmente in una cartoleria danese. Mentre scelgono dei quaderni da comprare lui, da bravo cavaliere, la invita al cinema. Poi una passeggiata, il gelato. Offre lui, s'intende. Seduti su una panchina il primo bacio. La festa di fidanzamento pochi mesi dopo, tra fiori e parenti, con tanto di anello e promessa di matrimonio. La storia è stata raccontata sulle pagine del Corriere della Sera. Un amore da film. Come ogni copione che si rispetti, però gli ostacoli sono dietro l'angolo.

Il primo sta negli occhi di chi li guarda: due giovani Down mano nella mano, teneri, ma non per tutti si tratta di una storia "normale". I genitori di S. sono favorevoli alla loro relazione, meno i parenti siciliani di lui .

Lo dimostrano alla morte del padre di L., quando fanno pervenire al Tribunale una richiesta d'interdizione, sostenendo che è orfano e che sarebbe "incapace di intendere e di volere". Sono quindi contrari a un possibile matrimonio. I sogni di S. si infrangono in un attimo e la promessa di matrimonio sembra frantumarsi per sempre. Ma non per L., che promette alla sua amata che vincerà anche questa battaglia.

Seguono mesi di ansia e di colloqui con psichiatri e assistenti sociali: finalmente la sentenza del giudice che rigetta la richiesta d'interdizione. Il finale da favola adesso c'è: il matrimonio tra un paio di mesi. L. sposerà S.

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