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Scoperta la più antica famiglia di asteroidi

Sono scuri, non hanno un nome e sono più che 'agè', superano i 4 miliardi di anni. Sono i membri della più antica famiglia di asteroidi mai osservata, 'scovata' nella fascia popolata da questi fossili del Sistema solare che si trova tra Marte e Giove. La scoperta, pubblicata su Science, è del gruppo internazionale coordinato dall'Osservatorio francese della Costa Azzurra a Nizza, sotto la guida dell'italiano Marco Delbo', originario di Novi Ligure.

  La scoperta costringe a rivedere la tradizionale teoria della formazione dei asteroidi perchè ha permesso di identificare alcuni planetesimi originali, corpi celesti tutti più grandi di 35 chilometri, supportando l'idea che questi corpi sono nati grandi.

"Hanno oltre 4 miliardi di anni, la loro formazione risale a quella del nostro Sistema solare e sono scuri perché riflettono solo il 5-6% della luce del Sole, rispetto ad altri tipi di asteroidi che sono invece luminosi in quanto riflettono molto di più la luce", ha detto all'Ansa Delbo' tracciando l'identikit degli asteroidi più antichi. Questi ultimi "sono infatti formati in maggior parte da composti carbonacei, ma anche di materiali organici e acqua". "La famiglia non ancora un nome. Di solito le famiglie di asteroidi lo hanno, ma noi non abbiamo voluto darglielo perché non conosciamo il corpo 'parente', da cui si sono staccati; quest'ultimo magari ha già un nome e potrebbe essere rintracciato. Quindi aspettiamo".

Quattro miliardi e mezzo di anni fa, il primordiale Sistema solare era composto da un vortice di materia in orbita attorno al Sole. Man mano che la materia si raffreddava e si aggregava, si formavano i planetesimi; solo alcuni di essi hanno continuato ad aggregarsi fino a diventare pianeti, altri invece si sono fermati allo stadio di asteroidi e hanno stabilito la loro orbita nella zona tra Marte e Giove. Proprio in questa fascia, i ricercatori hanno scovato la famiglia più antica di asteroidi finora nota. Per scoprirne l'età i ricercatori hanno cercato nelle regioni più interne della fascia tra Marte e Giove, focalizzando l'attenzione nelle zone di confine tra le famiglie più antiche.

"Ogni membro di quelle famiglie si è allontanato di più o di meno a seconda delle sue dimensioni, con gli oggetti più piccoli che si spostano anche più velocemente rispetto a quelli più grandi - ha spiegato Delbo' - e se si cercano le correlazioni tra dimensione e distanza, si possono vedere le forme delle vecchie famiglie". Osservando gli oggetti più piccoli è possibile risalire alla famiglia intera.

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