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E' guerra dei tributi tra i Distretti minerari e i proprietari delle cave in Sicilia

PALERMO. Guerra dei tributi tra i Distretti minerari e i proprietari delle cave in Sicilia. Gli uffici della Regione hanno chiesto il pagamento di una tassa prevista da una vecchia legge mai attuata. Ma gli imprenditori rispondono che le modalità di applicazione dell’imposta rischiano di mandare al tappeto un settore già fiaccato dalla crisi dell’edilizia.

La prospettiva è quella di una protesta plateale, come scrive oggi il Giornale di Sicilia: i gestori delle cave minacciano di portare i camion carichi di gesso, calcare e altri materiali sotto Palazzo d’Orleans. "Il problema - spiega Giovanni Palma, presidente del consorzioConsicav a cui aderiscono una quarantina di aziende estrattive - è che i distretti minerari hanno iniziato all’improvviso a chiedere il pagamento dei canoni minerari in forza di una legge del 2015 con valore retroattivo al 2014».

La Regione vuole subito treanni di pagamenti arretrati «ma contro questa tassa e contro il decreto che l’ha regolata noi abbiamo fatto ricorso al Tar che ha girato la questione alla Corte Costituzionale. L’applicazione della legge va sospesa». Dall’assessorato all’Economia sottolineano che si sta solo applicando la legge, anche se con un certo ritardo.

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