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"Tasse più alte a chi ospita migranti": polemiche sull'annuncio di un sindaco Pd

Alice Zanardi, sindaco Pd di Codigoro

FERRARA. Tasse più alte a chi ospita migranti, controlli fiscali della guardia di finanza e verifiche delle condizioni degli alloggi: è l'ordinanza della sindaca Pd, Alice Zanardi, di Codigoro, nel Ferrarese. Un annuncio che ha suscitato parecchie polemiche. «A partire da 7 agosto - annuncia su Fb il sindaco - il Comune provvederà a inviare presso le abitazioni dei privati cittadini elencate come ospitanti profughi, personale di Ausl, Polizia Municipale e Ufficio tecnico del Comune per effettuare tutte le verifiche in materia di abitabilità,compreso il rispetto delle normative sanitarie».

La presa di posizione del Comune è contenuta in una nota - pubblicata anche sulle pagine Facebook dell’amministrazione e della stessa sindaca Alice Zanardi - in cui si legge anche che «in seconda sede verrà allertata anche la guardia di finanza per i controlli fiscali relativi alla gestione degli immobili della parte ospitante». Infine, conclude l’Amministrazione della cittadina estense, "stiamo valutando anche la possibilità di diversificare le tassazioni per i soggetti ospitanti».

Il provvedimento annunciato dalla prima cittadina ferrarese ha suscitato polemiche e critiche, anche dallo stesso Partito democratico. Tanto che la stessa Zanardi ha dovuto un po' "aggiustare il tiro". «Sulla tassazione ho detto che farò eventuali verifiche - dice -. La mia era una vera e propria provocazione: non so neppure se sia legittimo diversificare la tassazione in questo senso però, a questo punto, farò le eventuali verifiche». Spiega che a partire da lunedì prossimo paritranno comunque le verifiche delle condizioni degli alloggi di chi ospita migranti, di allertare la guardia di finanza per controlli fiscali e di diversificare, verso l’alto, l’imposizione fiscale.

Nel sottolineare di avere assunto «questa posizione perché nel giro di un mese da 58 profughi siamo passati a un numero tra i 100 e i 110», Zanardi chiarisce che «la mia non è assolutamente una questione politica, io sono il sindaco di un paese in cui la sua comunità sta lamentando un disagio e come tale non posso far finta di nulla e non cogliere il disagio della mia gente: ecco perché ho assunto questa posizione».

Quanto all’effetto generato nei suoi concittadini dalla sua decisione, racconta Zanardi, «in generale ho la sensazione che l'abbiano presa in modo positivo. Ovviamente c'è sempre chi la pensa in un modo e chi in un altro. Non credevo neanche - conclude - ci fosse una risonanza mediatica così grande».

Invece l'ha avuta e anche parecchia, tra critiche e ironia. Dal leader della Lega, Matteo Salvini, che chiede:  «Codigoro il sindaco del Pd aumenta le tasse a chi ospita presunti profughi: 'Sono troppi'. Ma quindi........ ha ragione la Lega?!?!?!? Fuori tutti, l'invasione va fermata con ogni mezzo. P.s. Caro sindaco, cosa ci stai a fare nel Pd?».

Al capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, Giulio Marcon: «Più che una tassa sui migranti, servirebbe un’imposta sull'ignoranza e la stupidità. Lo Stato incasserebbe molto di più», afferma.

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