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Sammarco (Uilca Sicilia): "In Sicilia le banche guadagnano, ma non assumono"

Gino Sammarco

PALERMO. "La rilevante contrazione degli organici in tutte le banche non è, purtroppo, una novità. Così come la opinabile chiusura di molte agenzie che le aziende giustificano nell’ottica del contenimento dei costi e della razionalizzazione degli sportelli anche in ragione della crescita esponenziale dell’utilizzo dei nuovi canali informatici”. Lo ha detto Gino Sammarco, segretario regionale Uilca Sicilia, a margine di un incontro con i lavoratori bancari che lamentano lo stress da lavoro correlato particolarmente avvertito in questo periodo.

"Tutto ciò risulta per noi inaccettabile e, vorremmo dire, aberrante - continua Sammarco - e la situazione odierna dimostra ancora una volta la già provata incapacità dei Top Manager di innescare processi razionali e sostenibili di trasformazione dei sistemi aziendali e di seguito complessivamente del sistema bancario, tali da evitare “vergognose” inefficienze e rischi per i lavoratori, ma anche per i cittadini e le banche stesse. In Sicilia registriamo, infatti, innumerevoli e non programmate chiusure in giornate random di molte agenzie a causa dell’assenza di personale, che si aggiungono alle chiusure già previste in buona parte del periodo estivo (per motivazione analoga)".

"Gli strapagati banchieri - conclude Sammarco - dovrebbero rendersi conto che, prima di chiudere le agenzie, sarebbe indispensabile prevedere le soluzioni per un mantenimento qualitativo ottimale dei servizi, e che - prima di “accompagnare” migliaia di lavoratori fuori dal sistema - dovrebbero avviare i processi per assumere giovani realizzando nuove professionalità e competenze. In Sicilia le banche continuano a non assumere, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti".

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