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Miccichè rinuncia all'accordo: è rottura con Musumeci

PALERMO. Colpo di scena nel centrodestra nella corsa alle Regionali. Il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, abbandona l'ipotesi di un accordo per candidare Nello Musumeci alla presidenza della Regione siciliana, mentre continua il dialogo con Angelino Alfano.

"Ho fatto trattative tutta la vita, da quando lavoravo in Fininvest. Se vado da un cliente devo offrirgli qualcosa, non dirgli che deve fare quello che voglio io. Musumeci ha snobbato Alfano, che io ho cercato, e infine l'ha invitato a non farsi vedere in Sicilia in campagna elettorale. Un ministro degli Esteri... Musumeci poteva dirmi subito come stavano le cose".

Ma ieri Angelino Alfano aveva ottenuto un accordo anche col Pd. Al ministro Graziano Delrio e a Davide Faraone ha strappato la promessa di un aiuto per scavalcare lo sbarramento alle elezioni Politiche di febbraio in cambio del sostegno al centrosinistra alle Regionali del 5 novembre. E così ora Ap e il suo 6-8% in Sicilia diventa l’ago della bilancia per far diventare l’uno o l’altro dei due schieramenti il principale sfidante dei grillini.

Valanga di reazioni intanto alle dichiarazioni di Miccichè. Innanzitutto quella dello stesso Musumeci: "Io in giro per la Sicilia a incontrare i siciliani. Mi dicono di qualche polemica sui giornali... Non abbiamo tempo di fermarci, siamo in piena campagna elettorale", afferma il leader di #DiventeràBellissima, sulla propria pagina Facebook.

"Sono sorpreso dalla dichiarazione di Micciche' e faccio un appello affinché si arrivi a ricercare le ragioni per tenere unito tutto il centrodestra. Per quanto riguarda l'Udc faremo ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo unico viatico per la vittoria della Regione". Lo afferma l'europarlamentare Lorenzo Cesa (Udc).

"L'ultima di Miccichè su Musumeci sembra come la favola di Esopo del lupo e dell'agnello, con il lupo a monte che accusava l'agnello a valle di intorbidire l'acqua che beveva". Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, segretario regionale Sicilia occidentale. "È chiaro - aggiunge - che se Miccichè farà fallire l'accordo sarà per la seconda volta responsabile della sconfitta dl centrodestra unito in Sicilia. E dopo Crocetta regalerà la regione ai 5 Stelle. Così come è altrettanto chiaro che il richiamo al Ppe ha un solo significato, aprire all'inciucio con il Pd dopo il voto delle prossime politiche. Ma anche in quel caso rischiano di fare i conti senza l'oste. Riteniamo che l'ennesimo appello del movimento di Musumeci vada accolto. Nel frattempo rimaniamo in attesa che Miccichè rinsavisca. Se non altro perché Alfano si è già buttato tra le braccia del Pd".

"Considero incomprensibile la posizione di Forza Italia espressa da Gianfranco Miccichè. Dire che non sosterranno Nello Musumeci perché ha chiesto l'esclusione di chi oggi governa con Crocetta, tra tutti i motivi che si potevano trovare, è l'unico non serio. Berlusconi ci dica se condivide la posizione di chi, nel suo partito, vuole rompere la coalizione di centrodestra per andare in soccorso ad Alfano". Lo afferma il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"I veti posti da Giorgia Meloni e Musumeci sono inaccettabili e rischiano di consegnare la Sicilia al Movimento Cinque Stelle", dice invece la senatrice di Alternativa popolare Simona Vicari. La Meloni vuole per caso fare il bis dopo aver consentito a Roma alla Raggi di arrivare comodamente alla vittoria? In politica è il dialogo ed il confronto che paga e non la rigidità. Per questo risultano ancora più significative ed importanti le parole di Micciché, che oggi ha confermato la volontà di continuare con Ap lungo un percorso che possa portare a realizzare una coalizione in grado di sconfiggere l'antipolitica ed il populismo. Aperture che vanno senza dubbio raccolte e opportunamente valorizzate".

Secondo Saverio Romano, leader di Cantiere popolare "serve una coalizione che non solo vinca le elezioni ma che, in quanto coesa, possa governare. Per questo e' apprezzabile il lavoro svolto ad oggi da Gianfranco Micciche', leader di Forza Italia che, insieme a noi, ha chiaro l'obiettivo programmatico ed ha anche cercato con determinazione di rafforzare l'asse del Ppe in Sicilia. Trovo condivisibile la posizione assunta nei confronti del partito di Alfano: sono della stessa famiglia politica del Ppe e vanno coinvolti, rispettandoli e dando loro la possibilita' di esprimere pienamente la loro politica dentro la coalizione nella formazione del programma cosi come nella scelta di chi dovrà assumerne la guida".

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