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La Volkswagen Golf Mk8 arriverà solo nel 2019

ROMA - Mentre si delinea con chiarezza l'elenco delle prime mondiali e delle altre novità che dal 12 settembre animeranno il Salone Internazionale dell'Auto di Francoforte edizione 2017, c'è chi guarda ben più avanti e azzarda ad 'anticipare' l'ottava generazione della Volkswagen Golf che dovrebbe appunto essere svelata a Francoforte, ma nel settembre del 2019. Quanto scrive il magazine britannico AutoExpress non lascia comunque dubbi: il debutto della Golf Mk8 coinciderà con la trasformazione più radicale nei 43 anni di storia di questo modello, in quanto tutte le varianti saranno dotate di tecnologia mild-hybrid con secondo circuito a 48 Volt e rappresenteranno così l'ideale collegamento tra il mondo delle auto 'tradizionali' e quello degli EV a cui Volkswagen, come la stragrande maggioranza dei costruttori, guarda con la dovuta attenzione.

Non a caso il lancio di Golf Mk8 coinciderà con quello del primo modello della nuova famiglia elettrica ID, una hatchback con dimensioni analoghe a quelle della popolare Golf e capostipite di una gamma che prevede complessivamente entro il 2025 il debutto di 5 modelli Volkswagen 100% elettrici. Ma, come ha confermato ad AutoExpress il numero uno del brand Herbert Diess, ''la Golf continuerà ad essere il nostro prodotto 'centrale', a cui stiamo dando la priorità. L'opinione pubblica, la stampa e la nostra stessa comunicazione si sono occupate molto delle auto elettriche, ma credo - ha ribadito Diess - che la Golf resterà il modello più importante anche nella prossima generazione''. Volkswagen utilizzerà per la Mk8 una versione aggiornata e alleggerita (si parla di 70 kg di risparmio) della piattaforma modulare del Gruppo MQB, e nemmeno a livello di design il cambiamento sarà radicale. Il design della Golf del 2019 ricorderà molto da vicino quello della attuale generazione, ma con un frontale più slanciato, un cofano più basso e gruppi ottici più sottili. Sarà la parte posteriore ad evidenziare alcune importanti novità, come fianchi più squadrati (un 'segno' che il Gruppo ha già utilizzato per l'Audi Q2) e il debutto della scritta Golf sotto al logo, con lo stesso carattere utilizzato per la recente Arteon. Completamente rivisto, invece, l'abitacolo che sarà caratterizzato dalla scomparsa della maggior parte dei pulsanti e degli altri comandi 'fisici' sostituiti da icone touch sul grande display centrale. E nella ottava generazione la connettività la farà da padrone, con molte funzioni di assistenza alla guida (prossima a quella autonoma) e di intrattenimento gestite in remoto attraverso collegamenti di ultima generazione, tanto rapidi da far vivere al pilota e ai passeggeri una esperienza di viaggio in 'parallelo' con l'universo virtuale di internet e del Cloud.

A livello di motori, oltre alla 'rivoluzione' dei 48 Volt - che serviranno a rendere ancora più pulito il funzionamento della Golf grazie alla modalità mild hybrid - ci si attende la conferma del 4 cilindri turbo benzina 1.5 mentre l'attuale turbodiesel 1.6 dovrebbe essere rimpiazzato da un ancora più moderno ed efficiente 4 cilindri a gasolio 1.5. Per le varianti GTI ed R si parla poi di unità ancora più potenti - rispettivamente 250 e 350 CV - mentre sul fronte delle Golf 'elettrificate' è probabile la conferma nella gamma della Mk8 della GTE ibrida plug-in mentre la e-Golf dovrebbe essere 'cancellata' per lasciare appunto spazio al primo modello ID.

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