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Nave Iuventa sequestrata, la Ong prepara il ricorso

PALERMO. "Faremo ricorso contro il sequestro della nave Iuventa". Lo annuncia l'avvocato Leonardo Marino, difensore della ong tedesca Jugend Rettet. Il legale ha appena ricevuto le copie degli atti e nei prossimi giorni - in astratto avrebbe tempo fino alla fine del mese - preparerà l'impugnazione. La richiesta di restituzione riguarderà l' imbarcazione, ma anche i documenti e i pc sequestrati.

La strategia difensiva della ong, finita in una indagine su presunti accordi con scafisti libici nella gestione del soccorso dei migranti, sarà stabilita con i vertici dell' associazione umanitaria tedesca. Marino ha avuto il mandato difensivo dal legale rappresentante della Jugend Rettet, Katrin Schmidt.

Intanto, un'altra ong ha firmato oggi il codice di regolamentazione per i salvataggi in mare messo a punto dal Viminale. Si tratta, secondo quanto si apprende, di Sea-Eye l'organizzazione che opera, con un ex peschereccio riadattato, lungo le coste della Libia per salvare naufraghi.

Sono così quattro le organizzazioni non governative ad aver sottoscritto il codice voluto dal ministro Minniti: Moas, Save the children, Proactiva Open Arms e appunto Sea-Eye. Delle otto ong presenti ai lavori preparatori del codice al Viminale non lo hanno invece firmato Sos Mediterranee, Medici senza frontiere, Sea-Watch e Jugend Retter, la cui nave Iuventa è stata sequestrata con l'accusa di favorire l'immigrazione clandestina.

La nave Iuventa ha lasciato Lampedusa con a bordo quattro uomini della Guardia costiera che la condurranno al porto di Trapani, dove l’arrivo è previsto per domattina.

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