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In Turchia alla sbarra 500 presunti golpisti arrestati

ANKARA. Con la folla che fuori inneggiava alla pena di morte, i 486 imputati del primo processo per il fallito golpe del 15 luglio 2016 hanno affollato oggi ammanettati l'aula bunker appositamente costruita per il processo alle porte di Ankara, gremita anche di giornalisti e telecamere. Il processo riguarda i militari che la notte del fallito golpe si trovavano nella base di Akinci, considerato il quartier generale dei golpisti.

Gli imputati - fra i quali figurano l'ex comandante dell'aeronautica Akin Ozturk, generali e piloti d'aereo e, in contumacia, anche l'imam esule Fethullah Gulen - devono rispondere di numerose accuse, che comprendono il tentato assassinio del presidente Recep Tayyip Erdogan e omicidio. Dalla base di Akinci, non lontano dalla capitale, avrebbero ordinato anche i bombardamenti aerei sugli edifici governativi e il parlamento. Rischiano tutti l'ergastolo. Tutti sono stati portati in aula scortati uno a uno da due poliziotti. E molti fuori hanno subito la gogna mediatica degli insulti della folla.

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