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Così ho sedotto la notte, la Capannina celebra i suoi ricordi

Aneddoti curiosi, racconti dal passato e ricordi inediti, dagli anni '60 ad oggi. Così La Capannina di Forte dei Marmi ha celebrato "Così ho sedotto la notte" , il libro autobiografico di Gherardo Guidi, lo storico patron del locale. Dagli esordi dalla 'Sirenetta' di Castelfranco di Sotto dove negli anni 60 riuscì a portare i primi mostri sacri dello spettacolo: Mike Bongiorno, Little Tony e Gino Paoli agli anni '70 a Firenze e Bologna, con un'attività professionale sempre tesa alla ricerca delle migliori orchestre, cantautori e divi, a iniziare da Renato Zero e Amanda Lear. Infine gli '80, dal boom della discomusic a film come Sapore di mare per arrivare ad oggi con il lancio dei rapper e delle bellezze italiane: un elenco di celebrità che abbraccia idealmente Alba Parietti, Valeria Marini, Belen Rodriguez, Fedez, J-ax e Rovazzi.

Al termine della presentazione la famiglia Guidi ha voluto consegnare un riconoscimento ad alcuni degli ospiti presenti: una stella in cristallo con indicato "Amico della Capannina".

Fuori dal locale è stata allestita una esposizione di vetture storiche con modelli come la Lancia Aprilia Cabriolet 1937 Cisitalia 202 1946 e la celebre spider Lancia Aurelia B24 Cabriolet 1958.

Ad oggi la Capannina di Forte dei Marmi ha il primato come locale da ballo con ristorante più antico del mondo e non ha mai cambiato nome dall'apertura.

La storia della Capannina inizia nell'agosto 1929, quando Achille Franceschi, albergatore del posto, allestì un capanno sulla spiaggia, fino ad allora usato da un falegname come rimessa di attrezzi, sistemando tavolini, un bancone per servire bevande e un grammofono a manovella.

Il locale ebbe un grande successo fin dall'inizio. In Capannina si ritrovavano nobili (Della Gherardesca, Rospigliosi, Rucellai, Sforza, il conte Spartaco Manni qui era di casa), intellettuali (Montale, Ungaretti, Primo Levi e Leonida Repaci erano ospiti fissi per l'apertivo prima del tramonto) ed esponenti di spicco del regime fascista, come Ettore Muti e Italo Balbo. In breve La Capannina divenne uno dei più prestigiosi ritrovi dell'Italia estiva.

Dopo un grosso incendio, avvenuto nel 1939, La Capannina fu completamente ricostruita su progetto di Maurizio Tempestini (1906-60).

Negli anni del boom economico, il locale ospitò spettacoli degli artisti nazionali e internazionali più in voga (Edith Piaf, Patty Pravo, Ray Charles, Peppino di Capri, Fred Bongusto, Gloria Gaynor)

Dopo il periodo di massimo splendore negli anni sessanta-settanta, La Capannina fu ceduta da Franceschi a Gherardo e Carla Guidi, che tuttora gestiscono il locale nel solco della tradizione, senza aver effettuato rilevanti modifiche nella struttura che è praticamente ancora quella del dopoguerra.

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