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Nelle Eolie è "guerra del cappero", Salina contro Lipari

- SALINA (MESSINA) - I tre sindaci di Salina hanno inviato un ricorso al ministero delle Politiche agricole e all'assessorato regionale all'Agricoltura sul "cappero Dop".
Clara Rametta, Riccardo Gullo e Domenico Arabia, primi cittadini di Malfa, Leni e Santa Marina Salina, dicono che "se Dop (denominazione origine protetta) deve essere, deve denominarsi cappero di Salina, esattamente come è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, e non genericamente cappero delle Eolie". Destinatario della dichiarazione di guerra è il Comune di Lipari che a maggio ha avviato l'iter per il disciplinare che dovrebbe portare alla DOP e che ha indicato la denominazione "Cappero delle Eolie".
Da 2 anni è in corso l'iter per ottenere l'Igp (indicazione geografica protetta) e da 15 anni il cappero prodotto nell'isola di Salina è presidio Slow food. "I capperi provenienti da altri Paesi - hanno puntualizzato i sindaci - non devono essere spacciati per quelli di Salina, ma denominarli 'Capperi delle Eolie' sarebbe un falso storico e cancellerebbe la provenienza originaria. I capperi sono un prodotto legato all'isola sin dall'800 e nel secolo scorso Salina era meta di quanti, dopo averli acquistati, li rivendevano nei loro esercizi commerciali. Le produzioni delle altre isole Eolie, sono più recenti e di piccole quantità".

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