Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Nuovi taxi elettrici Geely, dopo Londra il resto del mondo

ROMA - Sterzata 'elettrica' per i London Cab, i tradizionali taxi della Capitale britannica. Non lo evidenzia solo la versione di produzione del nuovo modello TX che alla fine dell'anno inizierà a sostituire progressivamente i taxi diesel che circolano in città, ma anche il cambio della ragione sociale della London Taxi Co - azienda controllata dal Gruppo cinese Geely, lo stesso che possiede Volvo - che diventa ora London Electric Vehicle Co. Lo ha annunciato il CEO Chris Gubbey spiegando che la strategia è ora quella di puntare ai mercati mondiali e non solo a quello britannico. Il primo ordine, parallelo a quello per la Capitale britannica, è già arrivato dall'Olanda e prevede la consegna di 225 taxi della serie TX entro il 2018. La progettazione e lo sviluppo dell'auto pubblica elettrica (con range extender, come la Bmw i3) è frutto di un importante investimento da parte di Geely, oltre 360 milioni di euro che appare ora più che giustificato dalla potenzialità dell'export in altri mercati. A Londra il programma delle forniture di taxi TX prevede di arrivare a 9.000 unità entro il 2020. Ampiamente collaudato nel gelo dell'Artico e nel caldo torrido dell'Arizona, il taxi TX dispone di un pacco batterie che permette di percorrere 112 km con emissioni zero mentre il piccolo motore termico fornisce l'energia per altri 532 km. Oltre che a fornire un importante beneficio all'ambiente - secondo quanto dichiarato da Gubbey - l'impiego del taxi elettrico con range extender permetterà ai gestori del servizio un risparmio settimanale di 100 sterline (112 euro) per ogni taxi rispetto ai modelli attuali che funzionano a gasolio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia