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Dalla Germania all'Egitto, sogni e progetti degli studenti

ROMA - Oltre 2.600 studenti provenienti da 23 Paesi del mondo, ben 70 diversi atenei in rappresentanza di 80 team universitari di cui 60 europei e 21 extra-europei. La 'carica dei ragazzi', potremmo definirla così, mossi dalla passione per i motori e dall'entusiasmo che li ha spinti a partecipare alla 13esima edizione della Formula Sae & Formula Electric Italy, competizione tecnico-sportiva organizzata da Anfia proprio nella motor valley d'Italia. E lì all'autodromo di Varano de' Melegari, a pochi passi dalle sedi delle aziende che hanno fatto e che continuano a fare la storia dei motori, gli studenti sono giunti da tutto il mondo per realizzare il sogno di mostrare in pubblico il prototipo da loro realizzato. Come nel caso del team egiziano che ha impiegato tre anni per lo sviluppo di un concept equipaggiato con motore a combustione interna. ''Non è stato semplice per noi - spiega Gad G.

dell'università di Alessandria d'Egitto - Tra le altre cose i costi sostenuti sono stati piuttosto impegnativi soprattutto per quanto riguarda il trasporto del veicolo, ma siamo contenti di poter vivere e condividere questa esperienza con ragazzi provenienti da tutto il mondo. Nel camping allestito nelle adiacenze dell'autodromo, dove noi alloggiamo - si respira un'aria di amicizia e socialità''. Non è un caso infatti che, quest'anno, a margine della competizione è stato assegnato un premio al team più friendly che si è distinto per la disponibilità nei confronti delle altre squadra. Team compatto e composto, anche all'annuncio della loro presenza alla finale della classifica business presentation per i motori elettrici, il gruppo tedesco dell'università U.A.S di Kiel. ''Abbiamo iniziato a organizzare il team a settembre poi a gennaio avevano già ultimato la costruzione - spiega il team leader Ricke Hoffmeister - Per il nostro modello elettrico abbiamo utilizzato propulsioni di derivazione aeronautica ed il risultato è stato sorprendente''. Per l'Italia anche i ragazzi dell'università Federico II di Napoli, accompagnati dal docente Luigi Nele. ''È stato un progetto iniziato l'anno scorso e che abbiamo avuto modo di perfezionare nei mesi fino ad arrivare a quello che vediamo oggi, dopo opportune, costanti ed attente modifiche. Si tratta di un'auto equipaggiata con motore motociclistico - ha spiegato il team leader Guido Napolitano dell'Annunziata - Siamo partiti da una livrea in carbonio, abbiamo provveduto a creare un telaio rigido ed un cockpit adatto ai nostri piloti. Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto''. Insomma entusiasmo ed adrenalina tra i ragazzi che, attraverso l'evento della Formula Sae, riescono ad avvicinarsi in maniera concreta e pratica ad un mondo, quello del lavoro, che oggi come oggi risulta essere sempre più lontano, asettico e saturo.

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