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Charlie: 'genitori rinunciano a battaglia legale'

I genitori di Charlie, il piccolo affetto da una gravissima malattia degenerativa, hanno annunciato di voler rinunciare alla loro battaglia legale per le cure del loro figlio. Lo ha reso noto il loro avvocato.

Grant Armstrong, legale dei coniugi Grand, il cui figlio Charlie è affetto da una rara malattia degenerativa, ha reso noto che la coppia è scoppiata in lacrime oggi all'udienza all'Alta Corte di Londra, "Non c'è più tempo", ha aggiunto il legale, stando al Guardian, annunciando la decisione di ritirare la richiesta di trasferire il figlio negli Stati Uniti per curarlo. L'avvocato Armstrong ha detto che i genitori di Charlie hanno preso la decisione di rinunciare alla battaglia legale del loro figlio dopo gli ultimi rapporti medici. Il legale ha aggiunto che il danno ai muscoli e ai tessuti del piccolo di 11 mesi, è irreversibile. "Le peggiori paure dei genitori sono state confermate - ha detto -. Adesso è troppo tardi per curare Charlie". Lo riferisce il Guardian online.

Il giudice dell'Alta Corte aveva fissato da oggi due giorni di audizioni per esaminare nuovi elementi per stabilire se il bimbo affetto da una malattia rara vada trasferito negli Stati Uniti per tentare una terapia alternativa, come chiedono i genitori. Nei giorni scorsi uno specialista americano era volato a Londra, dove Charlie è ricoverato, per visitare il bambino. I medici dell'ospedale, il Great Ormond Street, restano dell'avviso che un nuovo trattamento sarebbe inutile a causa dei gravi danni al cervello e che quindi sarebbe meglio staccargli la spina.

 

   

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